Ingredienti
Per la pasta
- 400gr Farina 00
- 100gr Burro
- qb Acqua
- 1 pizzico Sale
Per il ripieno
- 400gr surgelati Spinaci
- 300gr lattuga
- 4 Zucchina
- 2 Cipolla
- 150gr Emmental
- 1 noce Burro
- 4 Uova
- 4 cucchiai Pangrattato
- 1 ciuffo Prezzemolo
- 1/2 bicchiere Latte
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
- qb Pepe
Direzione
Torta salata alla lattuga e spinaci
La Torta salata alla lattuga e spinaci è un piatto saporito e sfizioso, realizzato con un guscio di pasta briseè, può essere servito come antipasto o come secondo piatto.
La Torta salata alla lattuga e spinaci
è un sostanzioso e morbido ripieno di verdure semplice e veloce da preparare.
Per la Torta salata alla lattuga e spinaci
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le zucchine, tagliarle a rondelle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di lattuga, tritarle e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare le cipolle e tenere da parte.
Su di un tagliere, tagliare a dadini
il groviera e tenere da parte.
In un pentolino, con acqua bollente leggermente salata,
mettere le uova intere, cuocerle per 10 minuti, far raffreddare,
sgusciarle, tagliarle a rondelle e tenere da parte.
Impastare la farina con il burro molto morbido,
sale e tanta acqua quanto basta per ottenere una pasta abbastanza soda,
avvolgerla in una pellicola e farla riposare in frigorifero.
In una pentola con acqua bollente leggermente salata,
scottare la lattuga; sgocciolarla bene, tritarla e tenere da parte.
In una pentola con acqua bollente leggermente salata,
cuocere gli spinaci, sgocciolarli bene, tritarli e tenere da parte.
In una ciotola, ammollare il pane grattugiato in poco latte e tenere da parte.
In una padella antiaderente, far appassire in 2 cucchiai di olio evo,
le cipolle tritate, aggiungere le zucchine a rondelle
ed il prezzemolo tritato.
A zucchine cotte, unire gli spinaci, la lattuga,
il pane ammollato e lasciar insaporire per 10 minuti,
a fuoco moderato.
Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare.
Unire il groviera a dadini, sale e pepe.
Togliere la pasta dal frigorifero
e stenderla in due dischi, di cui uno più grande.
Con quello più largo foderare una tortiera imburrata,
stendere sul fondo la metà del ripieno di verdure,
coprirlo con le uova sode tagliate a rondelle
e terminare con l’altra metà del ripieno.
Stendere sulla farcia l’altro disco di pasta,
ripiegare i bordi verso l’interno e pizzicarli per farli aderire.
Ungere la superficie con un po’ di burro fuso.
Infornare a forno caldo a 220°C per 40 minuti.
Sfornare, toglierlo dallo stampo e servire.
Servire in tavola su piatto di portata
se servito come contorno o servire ogni commensale su piatto individuale
se servito come secondo piatto,
aumentando la dose individuale di ogni commensale.
Vino consigliato:
Cirò DOC Bianco
Nota
La Torta salata alla lattuga e spinaci è un piatto saporito e sfizioso,
realizzato con un guscio di pasta briseè,
può essere servito come antipasto o come secondo piatto.
La Torta salata alla lattuga e spinaci è un sostanzioso e morbido ripieno
di verdure semplice e veloce da preparare.
Buonissima e leggera, è una pietanza sfiziosa e ricca di gusto,
ottima da preparare in tutte le occasioni familiari.
Lo spinacio (Spinanacia oleracea)
è della famiglia delle Chenopodiaceae.
In Italia è arrivato attorno all’anno 1000,
direttamente dalla Spagna dove era stato diffuso dagli arabi o dai crociati,
a seconda delle versioni.
L’origine più probabile è persiana.
La sua coltivazione si diffonde solamente a partire dal quattordicesimo secolo,
in particolar modo in Toscana,
negli orti delle suore Benedettine.
Si narra che fossero molto amati da Caterina de’ Medici,
tanto che, alla sua partenza per la Francia
dove sarebbe diventata moglie del futuro re Enrico II,
portò con sé alcuni cuochi di corte per assicurarsi di avere sempre
a disposizione sulla tavola gli amati spinaci.
Sembra derivare da qui il detto tutto francese à la florentine,
riferito alle pietanze servite su un letto di spinaci.
Di questa pianta si consumano le foglie spesse e verdi.
Gli spinaci sono tra gli ortaggi con il più alto contenuto di ferro,
ma è diffusa l’errata convinzione che ne contenga un quantitativo elevato
tanto che a volte si mangiano spinaci in alcuni casi di anemia.
Sembra che questa credenza, più volte smentita,
sia nata in seguito ad un errore di battitura su un’etichetta:
invece di scrivere 3,4 mg ogni 100 gr,
anche se secondo altre rilevazioni la quantità sarebbe di 2,9 mg ogni 100gr,
fu scritto 34. Questo avvenne prima del 1929,
quando fece la sua comparsa il fumetto Braccio di Ferro.
A parità di peso altri vegetali hanno un contenuto di ferro molto più alto:
lenticchie (9 mg di ferro ogni 100 g),
semi di girasole (8,9 mg),
farina di soia (8,4 mg),
ceci (6,7 mg/100 g).
Sono indicati per la salute dei nostri occhi,
per prevenire patologie all’apparato cardiocircolatorio,
oltre che per le gestanti.
Pur essendo più comoda la cottura in acqua,
il consiglio degli esperti per mantenere intatte tutte le proprietà positive
degli spinaci è quello di mangiarli crudi,
oppure di scottarli senza l’utilizzo di acqua,
visto che ne contengono già in abbondanza.
Gli spinaci possono essere surgelati ed hanno la proprietà di non perdere il sapore
li hanno fatti diventare nel tempo uno dei prodotti principali dell’industria conserviera.
I vari tipi di spinaci vengono impiegati in modi diversi in cucina,
ci sono quelli piccoli e con foglie lisce,
destinati ad essere mangiati crudi, in insalata;
ci sono poi quelli con foglie molto sottili, difficili da trovare sul mercato
perché coltivati per la produzione di surgelati;
per finire ci sono quelli con foglie più coriacee e bollose,
che sono invece destinate al consumo fresco solo a seguito di una cottura.
Negli ultimi anni, si stanno sempre di più diffondendo
le varietà a foglia liscia anche per la cottura casalinga,
perché più facili da lavare e pulire dai residui di terra e sabbia.
Si tratta di una verdura che si può trovare quasi tutto l’anno,
anche se il picco di produzione si ha fra l’autunno e l’inverno,
con semine che vanno dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno.