Tortino di Verdure
Il Tortino di Verdure è un antipasto gustoso, ideale da servire in pranzi o cene, anche per le feste pasquali, con familiari ed amici.
Per il Tortino di Verdure disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In un pentolino pieno di acqua bollente leggermente salata far rassodare 2 uova per 9 minuti dalla ripresa del bollore.
Farle raffreddare sotto acqua corrente, sgusciarle, recuperare i tuorli sodi e metterli in una ciotola, l’albume utilizzarlo per altre preparazioni.
Tagliare testa e fondo alle zucchine, lavarle sotto acqua corrente, affettarle con la mandolina per il lungo in modo da ottenere dei nastri lunghi e sottili e tenere da parte.
Pelare le carote, lavarle, tagliarle a filetti sottili e tenere da parte.
Tagliare testa e fondo alle taccole (spuntare), lavarle sotto acqua corrente, tagliarli a metà e tenere da parte.
Pulire con carta assorbente da cucina i funghi, togliere i gambi, tagliare la parte terrosa dai gambi, pulirli con carta assorbente da cucina, tagliare a lamelle finemente teste e gambi e tenere da parte.
Sgranare le fave, lavarle sotto acqua corrente, scolarle e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
In una pentola con acqua bollente leggermente salata, mettere a lessare le taccole per 15 minuti a fiamma moderata, scolarle e tenere da parte.
In una pentola con acqua bollente leggermente salata, mettere a sbollentare le fave per 5 minuti a fiamma moderata, scolarle e tenere da parte.
In un piatto piano mettere al centro 1 coppa pasta da 10cm di diametro, rivestire il bordo interno con alcuni nastri di zucchine.
Riempire l’anello con strati di taccole, fave, filetti di carotine, lamelle di funghi, utilizzare la quarta parte delle verdure preparate.
Pressare leggermente il tortino in modo da compattare il tutto, sfilare il coppa pasta e ripetere la stessa operazione per altre 3 volte in modo da ottenere 4 tortini in totale.
Nel bicchiere del frullatore mettere i tuorli sodi, l’olio evo, pepe, sale, 1 cucchiaio di prezzemolo, 1 cucchiaio di aceto di mele, frullare il tutto per 1 minuto al fine di ottenere un composto omogeneo.
Versare il composto ottenuto sui tortini preparati.
Servire in tavola nei piatti individuali preparati.
Nota
La fava Vicia faba è una pianta della famiglia delle Leguminose o Fabaceae.
In relazione alla grandezza del seme, in Vicia faba L. vengono distinte quattro varietà botaniche:
Vicia faba var. paugyuga con semi molto piccoli, di origine indiana, non è coltivata
Vicia faba var. minor Beck, detta comunemente “favino”, con peso dei 1000 semi inferiore a 700 grammi e baccello clavato e corto; è utilizzata come foraggio o sovescio;
Vicia faba var. equina Pers., detta comunemente “favetta”, con peso dei 1000 semi compreso tra 700 e 1000 grammi e baccello clavato e allungato; è utilizzata come foraggera;
Vicia faba var. major Harz. con semi grossi, il peso dei 1000 semi è superiore a 1000 grammi, il baccello è lungo 15–25 cm ed è pendulo e di forma appiattita che contiene 5-10 semi. Appartengono a questa varietà le cultivar da consumo fresco.
Secondo un’antica tradizione agraria, nell’orto sarebbe bene seminare alcune fave all’interno delle altre colture poiché questo legume, oltre ad arricchire il terreno di azoto, attirerebbe su di sé tutti i parassiti, che di conseguenza non infesterebbero gli altri ortaggi. La fava viene avvicendata come coltura miglioratrice tra due frumenti. Il terreno viene preparato in estate, poi affinato e concimato: la semina si fa a righe o a buchette, in modo da avere 8-10 piante/m2. Essendo una pianta che teme il caldo, nelle zone climatiche temperate calde la semina delle fave va effettuata in autunno o all’inizio dell’inverno, con raccolti a partire da circa 180 giorni dopo. Per le zone molto fredde è meglio seminare in primavera.
Il fosfato di ammonio è il principale concime chimico utilizzato per la produzione di fave.
Stando ad una credenza popolare diffusa in Italia, se si trova un baccello di fava contenente sette semi si avrà un periodo di grande fortuna.
Questi vegetali vengono consumati sia freschi che cotti e contengono molta acqua e proteine. In particolare, i semi delle Fabaceae sono noti in gastronomia come legumi.