Tortino salato di Ricotta di Bice
Il Tortino salato di Ricotta di Bice è un antipasto molto saporito, appetitoso gradito da grandi e piccini.
Per il Tortino salato di Ricotta di Bice
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte
- le foglie di alloro, tritarle e tenere da parte
- le foglie di salvia, tritarle e tenere da parte
- le foglie di timo, tritarle e tenere da parte
- le foglie di rosmarino, tritarle e tenere da parte.
Formare un impasto con ricotta,
parmigiano, uova, trito misto, sale e pepe.
Versarlo sulla spianatoia sopra ad un leggero strato di farina,
che si incorporerà in parte ed impastare ancora.
Foderare una teglia da torta con carta da forno
ricoperta in ogni sua parte di pangrattato.
Versare sopra il composto e livellare.
Spennellare la superficie con l’uovo
e spargere sopra il prezzemolo tritato.
Infornare a forno caldo 170°C per 30 minuti,
finché non si formerà una crosta dorata.
Servire ancora tiepido.
Servire in tavola su piatto di portata
o 1 fetta ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
Nel solco della più vera tradizione toscana, le ricette della Bice, svettano per l’istintiva e geniale creatività e per il sapore di un tempo, legato alla genuinità della cucina contadina. Una chicca, per chi, fuori dalle mode, desiderano gustare il meglio.
Beatrice Mungai, detta Bice, nasce nel Gennaio del 1901 a Ponte Buggianese (PT), in una famiglia contadina.
Prima di 10 fratelli, decide di venire a Milano dove con pochi soldi e molto coraggio apre la sua prima osteria in via San Pietro all’ Orto.
Locale subito amatissimo per la cucina schietta e casalinga e per la sua immensa cordialità.
Trasferitasi nel 1939 in via Borgospesso, diventò un punto di riferimento per la Milano dei “giri” importanti e mondani (spettacolo, calcio, moda, editoria e finanza) ed il suo nome fu esportato anche oltre gli oceani.
La capostipite è scomparsa nel 1996 e adesso la florida azienda è guidata dalle nipoti, Roberta e Beatrice Ruggeri e da Vincenzo Mazzone che dagli anni ’80 è responsabile Chef di cucina. Bice è un ristorante unico che da quasi un secolo è un punto di riferimento a Milano.
La ricotta (dal latino recocta) è un prodotto caseario, più precisamente un latticino.
Esistono ricotte da latte vaccino, ovino dal gusto più intenso, caprino o di bufala, così come ce ne sono di miste. Da un punto di vista strettamente nutrizionale viene annoverata tra i prodotti magri (130-240 kcal/100 gr, eccetto che non venga addizionata con latte o panna).
Ricca di proteine nobili, (circa 8% nella ricotta vaccina), fornisce un residuo di lavorazione detto scotta, che veniva spesso utilizzato dai pastori per l’alimentazione dei cani. Esiste anche la ricotta salata o ricotta secca che è ricotta addizionata di sale per la conservazione e fatta essiccare.
Viene prodotta in tutta Italia e quella ovina in particolare in Sardegna, Sicilia, Basilicata,Abruzzo, Puglia, Campania e Calabria e, se salata o infornata è usata grattugiata sulla pasta asciutta, nelle ricette siciliane come la pasta alla Norma
La ricotta è anche l’elemento base di molte ricette: tortelli maremmani, schianta pugliese, ‘mbignulata calabrese, pastiera napoletana, cannoli, rollò, cassata siciliana (rigorosamente ricotta di pecora), tortelloni di magro, la pàrdula sarda.
È prodotta in tutte le regioni italiane: fra le maggiormente commercializzate vi è quella di produzione laziale conosciuta come ricotta romana d.o.p. caratterizzata da una pasta compatta e asciutta. In molte delle regioni esistono ulteriori lavorazioni della ricotta, come quella stagionata, infornata, affumicata o salata.
Fuori dall’Italia si produce ricotta nei paesi mediterranei europei: Francia (sèrac, brocciu corso), Grecia (myzithra, anthotvros ), Spagna ( requesòn) e Malta (rikotta). Nelle regioni alpine di lingua tedesca viene prodotta con il nome di Ziger. In Romania la ricotta è conosciuta da tempi immemorabili con il nome di urda ed è considerata come un prodotto tradizionale rumeno.