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Tranci di Tonno alla Griglia

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Ingredienti

Regolare le porzioni
4 Trancio di Tonno da 150gr l’una
1 limone
1 ciuffetto Prezzemolo
30gr Pangrattato
3 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

30g
Proteine
184k
Calorie
6,3g
Grassi
1g
Carboidrati
0,6g
Zuccheri

Tranci di Tonno alla Griglia

Caratteristiche:
  • Tradizionale

Tranci di Tonno alla Griglia
Ungere con olio evo i tranci di tonno e passarli nel pangrattato da ambo le parti.
Su di una griglia ben calda o di barbecue mettere il tonno e far rosolare in ogni sua parte, girarle 1 sola volta.
Disporle su di un piatto di portata, pepare, salare, decorare con ciuffetti di prezzemolo e fettine di limone.

  • 25
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Tranci di Tonno alla Griglia

I Tranci di Tonno alla Griglia sono un secondo piatto saporito ed appetitoso, ottimo da gustare a pranzo od a cena importante, a base di pesce, con familiari ed amici.

Per i Tranci di Tonno alla Griglia
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il prezzemolo e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il limone, tagliarlo a fettine e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
il tonno, togliere la pelle utilizzando un coltellino ben affilato
e tenere da parte.

In un piatto fondo mettere il pangrattato
e tenere da parte.

Ungere con olio evo i tranci di tonno
e passarli nel pangrattato da ambo le parti.

Su di una griglia ben calda o barbecue,
mettere il tonno e far rosolare in ogni sua parte,
girarle 1 sola volta.

Disporle su di un piatto di portata, pepare, salare,
decorare con ciuffetti di prezzemolo
e fettine di limone.

 

Servire in tavola
direttamente su piatto di portata.

 

 

 

Nota

I Tranci di Tonno alla Griglia sono un secondo piatto della tradizione culinaria Italiana.

I Tranci di Tonno alla Griglia si possono accompagnare con patate lesse condite con una salsina di olio evo, prezzemolo ed aglio tritati, sale, pepe o con verdure crude a piacere.

Thunnus South, 1845 è un genere della famiglia Scombridae che raggruppa otto speci di grandi pesci pelagici predatori, conosciuti comunemente come tonni.

Già gli antichi praticavano su larga scala la pesca del tonno, soprattutto a Gibilterra e nell’Ellesponto, in Sicilia lungo le coste del trapanese.

La tecnica di pesca variava a seconda del luogo e della stagione.

La specie pescata era soprattutto il tonno

La maggior parte della flotta tonniera utilizza le reti di circuizione; si usano anche i palamiti che, senza misure di mitigazione, causano la morte di migliaia di tartarughe, uccelli marini e squali.

Questo sistema di pesca ha colpito anche gli stock del tonno pinna gialla.

Il tonnetto striato, che oggi è la specie più utilizzata per il consumo alimentare al mondo, è pescato a canna, più ecosostenibile.

Le varie parti del tonno (ventresca, filetti, bottarga, mosciame, lattume, cuore, buzzonaglia) vengono utilizzate per la preparazione di piatti che ne prevedono l’uso crudo, come nel sushi o nel sashimi, e cotto.

Viene anche conservato sott’olio o al naturale (in acqua salata), generalmente confezionato in scatolette metalliche o vasetti di vetro.

Normalmente in Italia il tonno maggiormente commercializzato è il tonno pinna gialla (yellowfin), la specie oceanica più diffusa e per questo di prezzo in genere più basso, mentre il tonno rosso (bluefin), tipico del Mediterraneo, è in via di estinzione.

In Spagna è utilizzato anche il tonno alalunga. Da alcuni anni il più diffuso al mondo per l’inscatolamento sott’olio è il tonnetto striato.

Il consumo di tonno contaminato da batteri senza alterazioni organolettiche può dare origine alla cosiddetta sindrome sgombroide (HFP, histamine fish poisoning), una reazione gastro-enterica con sintomi simil-allergici che insorgono da dieci minuti a qualche ora dall’ingestione (in media dopo novanta minuti), riconducibili all’istamina (una sostanza che stimola l’infiammazione) in esso contenuta.

I sintomi si risolvono spontaneamente nell’arco di qualche ora, ma possono durare fino a 48 ore. Raramente si hanno quadri sintomatici gravi.

Insieme ad altri predatori in testa alla catena alimentare, come pescespada e verdesca, è uno dei pesci con i più alti livelli di mercurio. I tempi di digestione medi sono tra le cinque e sei ore per il tonno sott’olio crudo.

Numerose regioni italiane hanno inserito nel proprio elenco di prodotti agroalimentari tradizionali il tonno o parti di esso:

Liguria: tonno sott’olio, tonnina. Toscana: tonnina, filetto di tonno.

Sicilia: bottarga, uovo di tonno, tonno di tonnara, buzzonaglia, Ficazza, o “sosizzune”, tonno in agrodolce, cuore, cuore di tonno, figatello, lattume

musciame di tonno, filetto di tonno, tonno affumicato, tonno sott’olio, ventre di tonno, tunnina, polmonello. Calabria: bottarga di tonno, tonno sott’olio, pesantono sott’olio, pisantuni sutt’ogghiu. Sardegna. belu, trippa di tonno

bottarga di tonno, bottariga di tonno, butariga de tonnu, butarga de tonnu, butarla de scampirru, cuore, cuore di tonno, figatello, lattume musciame di tonno, filetto di tonno, tonno affumicato, tonno sott’olio

tunninia. Piemonte: Antipasto piemontese.

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La mia collezione personale di ricette. Provale sono tutte state preparate e provate personalmente. Buon appetito :D

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