Ingredienti
Per la pasta
- 300gr Farina 00
- 4 cucchiai Olio Evo
- 1 pizzico Sale
Per il ripieno
- 100gr di manzo Carne trita
- 50gr Salsiccia
- 1 uovo
- 18 denocciolate Olive verdi
- 2 Pomodori
- 1 Scalogno
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Sale
- qb Pepe
Direzione
Triangolini ripieni di Carne al forno
I Triangolini ripieni di Carne al forno sono un secondo piatto saporito e sfizioso. I Triangolini ripieni di Carne al forno sono una ricetta deliziosa e gustosa, sono una valida alternativa al classico polpettone ripieno e alle solite polpette al sugo.
Per i Triangolini ripieni di Carne al forno
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- i pomodori e tenere da parte
- la salsiccia, spelarla, sbriciolarla e tenere da parte
- le olive, tagliarle a metà e tenere da parte.
Pulire, lavare, tritare la cipolla
e tenere da parte.
In una ciotola sbattere l’uovo,
con una forchetta e tenere da parte
Preparare la pasta:
disporre la farina a fontana, mettere al centro l’olio,
1 decilitro di acqua e un pizzico di sale.
Lavorare a fondo gli ingredienti, fino ad ottenere un impasto liscio,
elastico e omogeneo.
Oppure mettere gli ingredienti in una ciotola capiente
ed usare lo sbattitore elettrico con fruste ritorte.
Lasciarlo riposare coperto da un canovaccio per un’ora
a temperatura ambiente.
In una pentola piena di acqua bollente leggermente salata,
mettere a sbollentare i pomodori per pochi secondi, pelarli,
aprirli e privali dei semi, quindi tagliarli a cubetti e tenere da parte.
Rosolare, la cipolla tritata, dolcemente nell’olio caldo,
aggiungere la polpa di manzo, la salsiccia spellata e sbriciolata,
un pizzico di sale e pepe.
Rosolarla per bene per alcuni minuti.
Unire i pomodori e le olive tagliate a metà
e proseguire la cottura per altri 5-6 minuti.
Stendere sottilmente la pasta preparata in precedenza
e dividerla in 8 quadrati uguali di 10 centimetri per lato.
Mettere al centro di ogni quadrato una parte del ripieno.
Spennellare i bordi con acqua
e piegare la pasta a metà formando un triangolo che si sigillerà bene proprio alle estremità,
premendo a fondo con le dita.
Tagliare la pasta eccedente ai bordi per pareggiare i triangoli
e pennellare con l’uovo sbattuto.
Infornare a forno caldo a 180° C per 30 minuti circa o fino a completa
ed uniforme doratura della superficie.
Servire in tavola su piatto di portata con insalatina fresca o 2 triangoli
ad ogni commensale su piatto individuale.
Vino consigliato:
Lago di Caldaro DOC
Nota
I Triangolini ripieni di Carne al forno sono un’ottima alternativa per un secondo piatto equilibrato e gustoso. I Triangolini ripieni di Carne al forno sono un secondo piatto semplice e veloce da preparare.
Il maiale (Sus scrofa domesticus), chiamato anche suino o porco, è un suide addomesticato appartenente ai mammiferi dell’ordine artidattili suiformi. Il maschio fertile si chiama verro, la femmina scrofa e i cuccioli lattonzoli; questi ultimi, in particolare, a loro volta si definiscono verretti se maschi o scrofette se femmine.
Si tratta di uno tra gli animali da macello più diffusi e più utilizzati dall’uomo, anche in ragione dell’ampia gamma di sottoprodotti derivati, che vanno da articolatissime specifiche lavorazioni delle sue carni allo sfruttamento delle setole (da qui il detto “del maiale non si butta via niente”). Il maiale domestico appartiene alla stessa specie del cinghiale e può riprodursi con esso.
Il termine maiale deriva dal latino majalem (“porco castrato”), così chiamato poiché era spesso utilizzato come sacrificio a Maia, madre di Mercurio.
L’allevamento del maiale pare antichissimo, e raffigurazioni di suoi presumibili progenitori sono anche nei graffiti della grotta di Altamira (ca. 40.000 a.C.). Intorno al 5.000 a.C. si suppone che sia avvenuta la domesticazione, in Cina, e tracce di poco più recenti se ne hanno anche in Mesopotamia.
Il maiale è sempre stato di vitale importanza nel sistema alimentare dell’uomo e la sua copiosa produzione lo ha reso di generale popolarità. Molte delle caratteristiche morfologiche o comportamentali del maiale sono anzi entrate nella fraseologia comune presso quasi tutte le culture (per lo più in senso spregiativo o offensivo, sino alla blasfemia).
Le caratteristiche nutrizionali della carne di maiale, ricca di grassi, sono forse all’origine di taluni precetti di alcune religioni (particolarmente di alcune originate in aree calde del Pianeta) che vietano di cibarsene o ne limitano l’assunzione.
L’utilizzo del maiale in cucina è sempre stato il principale e spesso unico scopo del suo allevamento. La sua carne viene utilizzata in svariati modi culinari, cotta con tecniche simili a quelle della carne bovina, oppure utilizzata per farne salumi di vario genere o per utilizzarne il solo grasso, a seconda del taglio. Si usano in cucina anche alcune frattaglie, fra cui il cervello, il fegato, il sangue (come, ad esempio, nel migliaccio pistoiese) e addirittura i piedi. Le varie forme culinarie di utilizzo possono variare da paese a paese e, all’interno dello stesso, da regione a regione. Nemmeno il grasso distribuito nella parte interna del maiale viene sprecato: si tratta della sugna, che viene fusa e poi utilizzata in vari modi, tra i quali la ricopertura della parte magra del prosciutto nella fase di stagionatura di quest’ultimo. In Italia la cottura delle carni avviene quasi sempre in padella o sulla griglia, mediante frittura o a fuoco lento nella preparazione di arrosti e brasati. Nei paesi nordici quali Germania e Austria parti delle carni di maiale idonee vengono anche servite bollite.