Triglie alla Viareggina

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Triglie alla Viareggina

Le Triglie alla Viareggina sono un secondo piatto molto gustoso, semplice da preparare, ideale da servire in pranzi o cene, a base di pesce, con familiari ed amici.

Per le Triglie alla Viareggina disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pelare, tritare l’aglio e tenere da parte.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Lavare sotto acqua corrente, asciugare con carta assorbente da cucina, le triglie già pulite e tenere da parte.

Se il pesce non fosse già pulito, togliere le pinne, le interiora, accorciare la coda, squamarlo con l’apposito attrezzo, lavarlo sotto acqua corrente, asciugarlo con carta assorbente da cucina, con un coltello ben affilato praticare sul dorso qualche incisione in modo da agevolare la cottura, peparle, salarle, e tenere da parte.

In una padella antiaderente capiente, che contenga le triglie distese mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere li trito di aglio e prezzemolo e far rosolare.

Unire la passata di pomodoro e cuocere per 25 minuti a fiamma bassa.

Mettere le triglie distese nel sugo e rivoltarle una ad una in modo che assorbano bene il sugo.

Abbassare la fiamma e cuocere fino all’ispessimento del sugo.

Versare il vino bianco e 3 cucchiai di acqua e far bollire per 5 minuti a fiamma moderata.

Adagiare le triglie con il loro sugo su di un piatto di portata.

Servire in tavola nella direttamente su piatto di portata.

Nota

Le Triglie alla Viareggina si possono accompagnare con patate lessate, con verdure in pastella o verdure crude a piacere.

Mullus surmuletus Linnaeus, 1758, conosciuto comunemente come triglia di scoglio, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia delle Mullidae.

La triglia di scoglio è diffusa nell’Atlantico orientale dalla Norvegia (è rara a nord della Manica) al Senegal, nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero.

Popola fondali rocciosi e anche sabbiosi o coperti da vegetali, ma nelle vicinanze comunque di substrati duri, sempre a basse profondità, i giovanili vivono in Mare aperto. La temperatura nei luoghi da essa popolati è intorno a 17-21 °C, non oltre ai 24-25 °C.

Gli adulti di Mullus surmuletus sono gregari e si muovono in branchetti, cercando continuamente il cibo sul fondo per mezzo dei barbigli.

Il periodo riproduttivo avviene tra aprile e agosto. Le femmine ed i maschi raggiungono la maturità sessuale a circa un anno dalla nascita, quando misurano all’incirca 14 cm.

La triglia di scoglio si ciba quando è giovane di piccoli crostacei planctonici;

da adulta si ciba di piccoli da adulta si ciba di organismi bentonici come molluschi, policheti, crostacei, echinodermi e anche piccoli pesci.

Pesce molto apprezzato per le sue carni pregiate, la triglia di scoglio è oggetto di pesca in tutto il Mediterraneo. Viene catturata sia con reti da posta che con reti a strascico. È spesso preda anche dei pescatori sportivi.

Per distinguere invece Mullus surmuletus da Mullus Barbutus si osservano essenzialmente due particolari: nella triglia di scoglio sono presenti alcune strisce scure sulla pinna dorsale anteriore, che invece sono assenti nella triglia di fango. Il secondo dettaglio riguarda le scaglie presenti sulle guance di tali pesci: sono due nella triglia di scoglio, mentre nella triglia di fango se ne contano tre.

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