Ingredienti
- 650gr trofie
- 600gr Cozze
- 400gr Gamberi
- 18 pomodorini datterini
- 3 Zucchina
- 1 ciuffetto Prezzemolo
- 3 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Trofie Gamberi e Cozze
Le Trofie Gamberi e Cozze sono un ottimo primo piatto gustoso, ideale per un pranzo od una cena, a base di pesce, in famiglia o con amici.
Per le Trofie Gamberi e Cozze disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Sciacquare bene i gamberi ed asciugarli con carta assorbente da cucina.
I crostacei devono essere sciacquati a lungo con acqua fredda, affinché vengano eliminate le possibili sostanze che vengono utilizzate per la conservazione.
Lavare i crostacei con acqua e aceto e lasciarli a bagno per qualche minuto. Questa procedura si può utilizzare sia per i crostacei surgelati sia per quelli freschi in quanto toglie i residui di ammoniaca che viene usata per il mantenimento del crostaceo.
Queste accortezze sono sufficienti come misure igieniche.
Incidere la corazza dei gamberi con un coltello ben affilato.
Togliere la corazza ed il filino nero sul dorso.
Risciacquare ancora sotto acqua corrente trasferire i crostacei su di un panno asciutto a scolare e tenere da parte.
Mettere le cozze sotto acqua corrente, eliminare il bisso, la barbetta che esce dalle due valve. Spazzolare le cozze una ad una, sempre sotto acqua corrente per rimuovere completamente tutte le incrostazioni.
Mettere le cozze man mano che si spazzolano in una ciotola capiente con acqua ed una manciata di sale grosso.
Lasciar riposare per 3 ore, in modo che ogni residuo di sabbia ed eventuali impurità verranno espulse dall’interno del mitile.
Cambiare l’acqua 3 o 4 volte nelle 3 ore aggiungendo sempre una manciata di sale grosso. Mettere le cozze in uno scola pasta e far sgocciolare.
Lavare sotto acqua corrente i pomodorini e tenere da parte.
Tagliare testa e fondo alle zucchine, lavarle sotto acqua corrente, affettarle sottilmente a filetti e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 1 cucchiaio di olio evo.
Aggiungere le cozze pulite, coprire la padella con il suo coperchio e farle aprire a fiamma vivace.
Scolarle, eliminare i gusci e tenere da parte solo i molluschi.
In una padella antiaderente mettere a scaldare 2 cucchiai di olio evo.
Aggiungere le zucchine a filetti, i pomodorini interi, 1 mestolino di acqua di cottura delle cozze.
Unire i gamberi puliti, le cozze sgusciate, pepe, sale e cuocerli a fiamma moderata per 8 minuti mescolare di tanto in tanto.
In una pentola di acqua bollente salata, mettere un cucchiaino di olio, serve per non fare attaccare la pasta in cottura, mettere a lessare le trofie per il tempo di cottura indicato sulla confezione dal produttore, a fiamma moderata.
Scolarle al dente versarli nella padella con i gamberi e farli saltare per 2 minuti a fiamma vivace.
Versare il tutto in una zuppiera versare spolverizzare con il prezzemolo tritato e mescolare bene.
Servire in tavola direttamente nella zuppiera.
Nota
Il nome volgare“gambero” identifica varie specie di crostacei acquatici appartenenti all’ordine dei Decapodi e marginalmente agli ordini degli Euphausiacea (Krill), degli Stomatopoda (cannocchie), dei Mysida e degli Amphipoda.
Il termine generico “gambero” viene utilizzato per indicare sia le specie marine sia quelle d’acqua dolce (p.es. famiglia Astacidae).
Il corpo dei gamberi è suddiviso in tre parti: capo, torace e addome.
Il capo presenta l’antenna, l’antennula, due mascelle e una mandibola.
Nel torace sono presenti cinque appendici ambulacrali più tre paia di appendici modificate a massillipedi. Tre paia di questi, muniti di chele, sono utilizzati per il nutrimento. Infine nell’addome sono presenti sei paia di appendici che non hanno funzione ambulacrale, ma rappresentano invece appendici atte al movimento dell’acqua in avanti. In questo modo l’acqua viene spinta in avanti e fatta filtrare nelle branchie che si trovano su una parte delle appendici biramose del torace.
Conducono un’esistenza prevalentemente notturna.
Cacciano con l’ausilio delle appendici frontali (le chele) e individuano la preda grazie alle antenne che percepiscono le vibrazioni e forniscono un’identificazione della preda.