Uova affogate alla Spagnola

Uova affogate alla Spagnola

Le Uova affogate alla Spagnola sono un secondo piatto gustoso e saporito ideale per un pranzo od una cena importante.

Per le Uova Affogate alla Spagnola
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Pulire i funghi con carta assorbente da cucina,
tagliarli a fettine sottili e tenere da parte.

Pulire il tartufo con carta assorbente da cucina,
tagliarlo a fettine sottili e tenere da parte.

Sul piano di lavoro tagliare a dadini il prosciutto crudo
e tenere da parte.

In una pentola con 1 litro di acqua leggermente salata
ed un cucchiaino di dado vegetale, vedi nota,
far raggiungere l’ebollizione e tenere da parte.

Prepariamo le uova affogate:
in una pentola piena di acqua bollente leggermente salata
o con 1 cucchiaio di aceto, abbassare la fiamma, far scivolare,
proprio nel punto di ebollizione, 1 uovo rotto in un piattino,
ripetere questa operazione per tutte le uova che si vogliono cucinare,
lasciare immerse le uova per 3 minuti.

L’albume deve essere abbastanza solido
in modo che racchiuda il tuorlo.

Estrarre 1 uovo per volta con un mestolo forato
e depositarle su di un canovaccio pulito.

Regolarizzare la forma di ogni uovo con un coltellino
per eliminare le sbavature.

Riporre le uova in acqua tiepida
fino al momento di servirle.

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Aggiungere i funghi a fettine, pepe, sale
e farli rosolare per 8 minuti a fiamma moderata,
mescolare di tanto in tanto e tenere al caldo.

Preparare la salsa spagnola:
in una padella antiaderente mettere a scaldare il burro.

Versare poco alla volta la farina,
mescolare fino a quando avrà assunto un colore bruno.

Aggiungere poco a poco i 3 mestoli di brodo vegetale,
mescolare sempre fino ad ottenere una salsa liquida,
liscia ed omogenea.

Unire il prosciutto a dadini,
il tartufo a fettine,
i funghi preparati in padella,
cuocere a fiamma bassa
fino ad addensamento della salsa.

Disporre le uova, tenute in caldo,
1 per piatto piano
e versare sopra ad ognuna la salsa spagnola calda preparata.

 

 

Nota
DADO VEGETALE
Ingredienti:
250gr sale grosso – 300gr carote – 200gr sedano
– 2 cipolle grandi (o 1 cipolla+ ½ porro) – 2 spicchi d’aglio
– 10 foglie di salvia – 1 rametto rosmarino – 1 mazzetto prezzemolo
– 4 vasetti Bormioli da 250gr

Ricoprire col sale grosso il fondo di una pentola in acciaio a fondo spesso e disporre sopra le verdure mondate, lavate e tagliate a pezzi non troppo piccoli e gli aromi. Mettere il coperchio e cuocere a fiamma bassa per 1 ora.

Cotte le verdure, frullarle, con minipimer ad immersione, con tutto il liquido che avranno rilasciato ed il sale non ancora sciolto.

A questo punto si possono intraprendere 2 vie:

una prevede la trasformazione del composto in “dado granulare” l’altra detta ”fase umida” prevede  che dopo aver frullato tutto si invasi, si chiudano ermeticamente i vasetti e si capovolgano per  fare il sottovuoto.

I vasetti si possono mettere in frigorifero o in luogo fresco ed asciutto, durano più di un anno. Le dosi di riferimento sono: 1 cucchiaino equivale ad 1 dado industriale. Con il dado preparato può essere utilizzato per tutte le preparazioni in cui è richiesto l’uso di dado o brodo vegetale.

Le uova affogate sono particolarmente indicate per i bambini, le persone convalescenti e per chi soffre di disturbi allo stomaco grazie alla loro alta digeribilità.

I funghi commestibili, in senso comune sono in genere un’ampia gamma di specie di macromiceti. Molte sono commercialmente coltivate, ma altre devono essere raccolte in natura. Agaricus bisporus, venduto come fungo champignon (dal termine francese indicante genericamente i funghi macroscopici) è una specie comunemente mangiata, viene usato in insalate, minestre, e molti altri piatti. Molti funghi asiatici sono coltivati su scala commerciale e hanno via via aumentato la propria popolarità in Occidente. Spesso sono disponibili freschi in negozi e supermercati, tra cui funghi di muschio , funghi ostrica.

Ci sono molte più specie di funghi che vengono raccolti dal loro ambiente naturale per il consumo personale o per la vendita commerciale (prataioli, spugnole, finferli, tartufi, trombette, galletti e funghi porcini) e per tale motivo la domanda impone un prezzo elevato sul mercato. Essi sono spesso utilizzati nei piatti d’alta cucina e di cucina tipica.

Alcuni tipi di formaggi richiedono l’inoculazione di cagliata di latte con le specie fungine che conferiscono un sapore unico e la consistenza particolare del formaggio. Alcuni esempi sono il blu di formaggi come Stilton e Roquefort, che sono fatti per inoculazione con Penicillium roqueforti. I ceppi utilizzati nella produzione di formaggio non sono tossici e sono quindi sicuri per il consumo umano, tuttavia, micotossine come aflatossine, roquefortine C , patulina, o altre possono accumularsi a causa della crescita di altri funghi durante la stagionatura e la conservazione errata.

Molte specie di funghi sono velenose per l’uomo, con differenti gradi di tossicità, da complicazioni gastrointestinali più o meno lievi fino ad effetti più gravi come allucinazioni, gravi danni agli organi (ad esempio fegato o reni) e la morte.

I generi che comprendono le più note specie tossiche mortali sono Conocybe, Galerina, Lepiota, Gyromitra e Cortinarius, ma le specie più pericolose appartengono al genere Amanita, che comprende anche specie commestibili. Le specie Amanita verna, Amanita virosa e Amanita phalloides sono responsabili dei più frequenti avvelenamenti mortali da funghi. La Gyromitra esculenta è da alcuni considerata una prelibatezza quando è bollita, ma può esser molto tossica se mangiata cruda o poco cotta. Il  Tricholoma equestre è stato a lungo considerato commestibile, finché non è stato individuato come responsabile di rari episodi di avvelenamento: un consumo eccessivo di questo fungo ha causato in alcuni casi rabdomiolisi anche mortale.

L’Amanita muscaria è anche causa occasionale di avvelenamenti, anche a seguito di ingestione per l’uso come droga, per i suoi effetti allucinogeni dovuti a fenomeni tossici. Storicamente, questa specie è stata utilizzata da diversi popoli in Europa ed Asia per il suo utilizzo religioso o sciamanico. L’uso viene segnalato in alcuni gruppi etnici come il popolo Koryak del nord-est della Siberia. Poiché è difficile individuare con precisione un fungo sicuro, senza un’adeguata formazione e conoscenza, è spesso consigliato di assumere che un fungo selvatico sia velenoso e quindi non consumarlo. Esistono anche dei funghi allucinogeni che contengono psilocibina.

I funghi vanno comunque consumati, in genere e se non se ne è mai fatto un uso precedente, saltuariamente ed in modiche quantità in quanto spesso contengono carboidrati complessi e poco comuni negli altri alimenti, primo tra tutti, la chitina, che appesantiscono il lavoro dell’apparato digerente. La risposta dell’organismo a simili stimoli è spesso strettamente individuale, escludendo i casi di allergia ed intolleranza alimentare, la dotazione enzimatica dell’organismo umano atta a digerire queste molecole è estremamente variabile e personale.

 

 

 

Melanzane farcite

 

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