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Vermicelli alla Napoletana

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Ingredienti

Regolare le porzioni
400gr Vermicelli
1kg Vongole
600gr Passata di pomodoro
2 spicchi Aglio
1 ciuffetto Prezzemolo
4 cucchiai Olio Evo
qb Pepe
qb Sale

informazioni Nutrizionali

5,5g
Proteine
135k
Calorie
1,1g
Grassi
23,5g
Carboidrati
1g
Zuccheri

Vermicelli alla Napoletana

Caratteristiche:
  • Tradizionale

In una padella antiaderente mettere a scaldare il restante olio evo.
Aggiungere gli spicchi di aglio, schiacciare con i rebbi di una forchetta e far imbiondire.
Unire il liquido di cottura delle vongole e farlo ridurre a 3 cucchiai a fiamma vivace.
Unire la passata di pomodoro, pepe, sale, e far bollire per 15 minuti a fiamma moderata mescolando.
Aggiungere le vongole e far ridurre la salsa per 10 minuti a fiamma moderata.
In una pentola piena di acqua bollente mettere a cuocere i vermicelli secondo le indicazioni di cottura riportate sulla confezione dal produttore.
Scolare la pasta al dente e versarla in una zuppiera.
Ricoprire i vermicelli con la salsa alle vongole preparata, spolverizzare con il prezzemolo tritato e mescolare.

  • 60
  • Serves 4
  • Facile

Ingredienti

Direzione

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Vermicelli alla Napoletana

I Vermicelli alla Napoletana sono un primo piatto gustoso, ideale per un pranzo od una cena in famiglia o con amici.

Per i Vermicelli alla Napoletana disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.

Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.

Pulire, pelare l’aglio e tenere da parte.

Scartare a vista le vongole rovinate o con il guscio rotto.

Mettere le vongole selezionate in una ciotola capiente con acqua fredda ed una manciata abbondante di sale grosso.

Lasciarle in ammollo per 30 minuti, in modo che le vongole si ossigenino e rilascino eventuali granelli di sabbia od impurità presenti all’interno.

Per ultimo scrupolo, battere le vongole 3 volte sul piano di lavoro per far fuoruscire eventuale sabbia rimasta.

Mettere le vongole su di un panno asciutto a scolare e tenere da parte

In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.

Versare le vongole pulite, 3 macinate di pepe e cuocere a fiamma vivace fino all’apertura di tutte le vongole.

Staccare una per una le valve dai molluschi, gettare le valve e tenere da parte i molluschi.

Filtrare al colino fine il liquido di cottura delle vongole e tenere da parte

In una padella antiaderente mettere a scaldare il restante olio evo.

Aggiungere gli spicchi di aglio, schiacciare con i rebbi di una forchetta e far imbiondire.

Unire il liquido di cottura delle vongole e farlo ridurre a 3 cucchiai a fiamma vivace.

Unire la passata di pomodoro, pepe, sale, e far bollire per 15 minuti a fiamma moderata mescolando.

Aggiungere le vongole e far ridurre la salsa per 10 minuti a fiamma moderata.

In una pentola piena di acqua bollente mettere a cuocere i vermicelli secondo le indicazioni di cottura riportate sulla confezione dal produttore.

Scolare la pasta al dente e versarla in una zuppiera.

Ricoprire i vermicelli con la salsa alle vongole preparata, spolverizzare con il prezzemolo tritato e mescolare.

Servire in tavola direttamente nella zuppiera.

Nota

Vongola è il nome comune utilizzato per identificare svariate specie di molluschi bivalvi della famiglia dei Veneridae. La Venerupis decussata, sinonimo di Ruditapes decussatus [Linnaeus 1758], conosciuta come Vongola verace.

Il termine vongola, trae in realtà origine dalla lingua napoletana e a sua volta dal latino conchŭla, diminutivo di concha, ossia conchiglia.

La vongola si può trovare nel Mar Mediterraneo, da pochi metri a oltre 20 metri di profondità infossata nei fondali costieri o lagunari poco profondi, fangosi o melmosi e coperti di vegetazione.

Con un raccolto di 50 000 tonnellate/anno l’Italia è il primo produttore europeo e il secondo a livello mondiale di vongole veraci. Tutta la produzione italiana è concentrata nelle lagune salmastre dell’Alto Adriatico ed è sostenuta quasi esclusivamente dall’allevamento della verace filippina, Tapes Philippinarum, introdotta volontariamente nel 1983.

La verace europea, Tapes decussatus raramente viene coltivata, ma è raccolta su banchi naturali, soprattutto in Sardegna dove sono applicate delle restrizioni finalizzate alla gestione della risorsa.

L’allevamento si svolge esclusivamente a fondale in aree rilasciate dalle autorità competenti (Regioni, Province, ecc.) sotto forma di concessioni demaniali o di permessi esclusivi di pesca; esistono tuttavia impianti collocati in proprietà private. Gli allevatori sono organizzati in cooperative composte da un minimo di 3-4 fino a oltre 500 soci, i quali svolgono generalmente altre attività associate al settore pesca e acquacoltura.

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