Ingredienti
- 400gr Ziti
- 400gr Filetti di Naselloanche surgelati
- 1 cucchiaio Pangrattato
- 30gr Burro
- 2 cucchiai Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
- 1/2 litro LattePer Besciamella
- 40gr Farina 00Per Besciamella
- 40gr BurroPer Besciamella
- 1 ciuffetto PrezzemoloPer Besciamella
- 1-/2 limonePer Besciamella
- qb Noce moscataPer Besciamella
- qb PepePer Besciamella
- qb SalePer Besciamella
Direzione
Ziti pasticciati con Nasello
Gli Ziti pasticciati con Nasello sono un primo piatto molto gustoso, semplice da preparare, ideale da servire in pranzi o cene, a base di pesce, con familiari ed amici.
Per gli Ziti pasticciati con Nasello disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina, le foglie di prezzemolo, tritarle e tenere da parte.
Spremere 1/2 limone nello spremiagrumi e tenere il succo da parte.
Lavare sotto acqua corrente, asciugare con carta assorbente da cucina, i filetti di nasello, verificare se ci siano ancora delle lische da eliminare e tagliarli con un coltello a piccoli cubetti.
Cuocerli a vapore per 5 minuti, fuori dal fuoco condirli con pepe e sale.
Se i filetti fossero surgelati farli scongelare a temperatura ambiente, seguire la procedura di cui sopra e tenere da parte.
Preparare la besciamella:
In una pentola mettere a scaldare il latte con sale, pepe e noce moscata, fino al raggiungimento del punto di fumo cioè 80/90° C (non bollire).
In un’altra pentola mettere a sciogliere il burro, una volta sciolto aggiungere la farina e girare il tutto con una frusta.
Quando il burro e la farina cuociono aggiungere un po’ di olio di arachidi.(roux)
Togliere il roux dal fuoco e versarlo nel latte.
Il roux serve a dare densità alla besciamella.
Cuocere fino a quando il latte non bolle diventando denso (per circa 10 minuti) sempre mescolando con un cucchiaio al silicone.
Fuori dal fuoco aggiungere il succo di ½ limone ed il prezzemolo tritato, mescolare bene e tenere da parte.
In una pentola piena di acqua bollente salata, mettere a cuocere la pasta, per metà del tempo di cottura indicato sulla confezione dal produttore.
Scolarli e condirli con un po’ di olio evo e tenere da parte.
Imburrare una pirofila da forno e distribuire metà della pasta, i cubetti di nasello preparati, coprire con l’altra metà della pasta, spolverizzare con il pangrattato e mettere dei fiocchetti di burro sparsi sulla superficie.
Infornare a forno caldo a 200°C per 30 minuti.
Togliere la pirofila dal forno ed attendere 5 minuti prima di servire.
Servire in tavola in 4 piatti individuali.
Nota
Il nasello è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia delle Merluciidae. Il nome nasce nel termine medievale Maris Lucius, “luccio di mare”, per la sua somiglianza con il luccio. Questa specie si trova nel Mar mediterraneo, nel sud del Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale tra l’ Islanda e la Mauritania. Predilige i fondali di tipo sabbioso o melmoso a profondità comprese tra i 30 ed i 370 metri. I giovani tendono ad essere più costieri e gli adulti possono essere rinvenuti fino a 1000 metri. Si presenta con un corpo allungato e slanciato, i denti prominenti sono distribuiti sulle due mascelle: quella inferiore è più lunga di quella superiore. La bocca, profondamente incisa e rettilinea, armata di forti denti, ricorda quella del Luccio. Le pinne dorsali sono due, la prima alta e stretta, la seconda allungata, con una profonda intaccatura centrale. La pinna anale è simmetrica alla seconda dorsale, e ha la stessa forma. Può raggiungere grosse dimensioni: 140 cm di lunghezza per un peso di 15 kg. Le forme giovanili si nutrono prevalentemente di crostacei, mentre all’avvicinarsi dell’età adulta sembrano cambiare dieta rivolgendosi dapprima a pesci di taglia piccola, per dedicarsi infine esclusivamente a cefalopodi e pesci di una certa dimensione nell’età adulta. Gli adulti sono cannibali e predano spesso giovani della loro specie. Si riproduce in inverno fino all’inizio della primavera. Predatore notturno, di giorno passa il tempo sul fondo. È una specie di grandissima importanza per le marinerie mediterranee ed europee. Viene pescato sia con reti a strascico che con palamiti. Le carni sono delicate e molto digeribili, consumate spesso lesse. Prima che l’Unione Europea ne vietasse la cattura, i piccoli esemplari erano impiegati per la caratteristica frittura di paranza.