Ingredienti
- 6 Pesce persico
- 4 cucchiai Salsa pomodoro
- 2 Cipolla
- 1 costa Sedano
- 2 foglie alloro
- 40gr Farina 00
- 1 cucchiaio Olio Evo
- qb Pepe
- qb Sale
Direzione
Zuppa con Persico
La Zuppa con Persico è un primo piatto molto squisito ideale per aprire un pranzo od una cena a base di pesce, è un piatto da annoverare fra i confort food, da gustare in ogni stagione.
Per la Zuppa con Persico
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina,
le foglie di alloro e tenere da parte.
Pulire, lavare, tagliare 1 cipolle in 2 parti,
tritare l’altra cipolla e tenere da parte.
Lavare, tagliare a metà la gamba di sedano
e tenere da parte.
Lavare sotto acqua corrente i pesci,
asciugare con carta assorbente da cucina,
togliere le teste e le code,
sfilettarli con un coltello ben affilato
e tenere tutto da parte.
Infarinare i filetti di persico e tenere da parte.
In una pentola,
con 2 litri di acqua bollente leggermente salata,
mettere le teste e le code dei persici,
la cipolla tagliata a metà, il sedano,
le foglie di alloro, pepe
e far bollire per 30 minuti a fiamma moderata.
Passare il brodo ottenuto al colino fine
e tenere da parte.
In una padella antiaderente mettere a scaldare l’olio evo.
Mettere a rosolare la cipolla tritata,
aggiungere la salsa di pomodoro,
i filetti di persico infarinati e cuocere per 12 minuti a fiamma bassa,
girare i filetti a metà cottura.
Preparare 6 piatti fondi,
mettere in ognuno 2 filetti di persico con un po’ di sugo
e versare sopra il brodo preparato.
Nota
La Zuppa con Persico può essere accompagnata da crostini di pane fritti o abbrustoliti al forno.
Il pomodoro (Solanum lycopersicum, identificato secondo il Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica (ICBN) Lycopersicon esculentum (L.) Karsten ex Farw. della famiglia delle Solanacee, è una pianta annuale. Le sue bacche, dal caratteristico colore rosso, sono largamente utilizzate in ambito alimentare in molti Paesi del mondo.
Il pomodoro è nativo della zona dell’America centrale, del Sud America e della parte meridionale dell’America settentrionale, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e Perù. Gli Aztechi lo chiamarono xitomatl, mentre il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi.
La data del suo arrivo in Europa è il 1540 quando lo spagnolo Hernan Cortes rientrò in patria e ne portò alcuni esemplari; ma la sua coltivazione e diffusione attese fino alla seconda metà del XVII secolo. In Italia è documentato da Pietro Andrea Mattioli che nel suo Medici Senensis Commentarii del 1544 lo definì mala aurea, poi tradotto letteralmente in italiano come “pomo d’oro” dal suo caratteristico colore giallo oro. Ma già nel 1572 in una lettera di Costanzo Felici a Ulisse Aldrovandi si fa riferimento ad una varietà di colore rosso gagliardamente, che poi venne selezionata nel tempo e divenne prevalente. In particolare, la tradizione locale dice che la selezione decisiva del viraggio al rosso si ebbe nell’agro nocerino nel 600 o nel 700, dove tuttora la coltivazione del pomodoro è una delle principali industrie e nel cui circondario si conservano varietà importanti come il pomodoro di Sorrento, originale ingrediente della caprese, il pomodoro Corbarino ed il pomodorino giallo del Vesuvio che ancora conserva il colorito originario. Nel 1762 ne furono definite le tecniche di conservazione in seguito agli studi di Lazzaro Spallanzani che, per primo, notò come gli estratti fatti bollire e posti in contenitori chiusi non si alterassero. In seguito, nel 1809, un cuoco parigino, Nicolas Appert, pubblicò l’opera L’art de conserver les substances alimentaires d’origine animale et végétale pour pleusieurs années, dove fra gli altri alimenti era citato anche il pomodoro. Il pomodoro è ricco di acqua, di minerali, di antiradicali liberi come lo zinco ed il selenio, di vitamine antiossidanti come la A e la C, necessarie per la elasticità della pelle e numerose fibre solubili che saziano senza irritare l’intestino. Per 100gr di pomodoro si riscontrano solo 18 calorie per cui è indicato anche per diete ipocaloriche, inoltre, la tomatina presente nel pomodoro combatte le cardiopatie ed i tumori