Zuppa di Verza
La Zuppa di Verza è un primo piatto della tradizione popolare italiana, semplice e rustico. La Zuppa di Verza è un primo piatto caldo, nutriente, saporito e completamente vegetariano. La Zuppa di Verza è un primo piatto perfetto per tutta la famiglia.
Per la Zuppa di Verza
disporre tutti gli ingredienti dosati sul piano di lavoro.
In una pentola con 1 litro di acqua bollente leggermente salata,
mettere 1 cucchiaino di dado vegetale (vedi Step),
far bollire per 5 minuti e tenere da parte.
Lavare, asciugare con carta assorbente da cucina:
- le foglie di verza, tagliarle a julienne e tenere da parte
- le foglie di basilico e tenere da parte
- il finocchio, tagliarlo a julienne e tenere da parte
- tritare la cipolla e tenere da parte
- le carote, tagliarle a julienne e tenere da parte.
In una padella capiente antiaderente mettere la cipolla tritata
con 2 cucchiai di olio e 2 cucchiai di acqua per 10 minuti.
Unire le verdure tagliate, salare leggermente,
unire il brodo vegetale preparato e continuare la cottura per 30 minuti.
Frullare, con il minipimer ad immersione,
la preparazione ancora calda con l’olio rimasto,
il basilico e lo yogurt.
Servire in tavola ad ogni commensale su piatto individuale.
Nota
La Zuppa di Verza se servita calda è un vero confort food, un primo piatto caldo e corposo, ricco di ingredienti genuini, benefici, ricco anche di vitamine e sali minerali. La Zuppa di Verza è ottima in tutte le stagioni, è saporita, ricca e nutriente. La Zuppa di Verza è un piatto leggero e saziante, ideale per chi segue una dieta dimagrante.
La verza o cavolo verza (Brassica oleracea var. sabauda ), detta anche cavolo di Milano (o cavolo lombardo e cavolo di Savoia), è una varietà di Brassica oleracea simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti.
Pianta biennale con radice fittonante non molto profonda, possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri. La palla, verde o rosso-violacea, non è molto compatta; le foglie interne sono bianco-giallastre. Viene coltivato in varie zone d’Italia ed è un ortaggio molto conosciuto.
Di origine antichissima, il cavolo verza è coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d’Italia. Particolarmente diffusa è la produzione nel Canavese: a Montalto Dora in novembre si svolge una tradizionale Sagra del cavolo verza.
Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d’Europa e in molte regioni italiane, soprattutto previa cottura e per la preparazione di zuppe e minestre: particolarmente apprezzati sono il riso e verza cun custëini (risotto alla verza e costine di maiale, del Piacentino) e la zuppa ‘d pan e còj (zuppa di pane e cavoli verza) del Canavese. Nei secondi interviene, spesso in abbinamento a carne di maiale, in alcuni piatti caratteristici come i Caponet piemontesi, i Dolmades greci, il Sarma della Romania, i Kohlrouladen dell’area germanica, i Verzolini della cucina piacentina, le Verze sofegae venete, il Bottaggio milanese e la nota Cassoeula. Nella cucina valtellinese è utilizzata per la preparazione dei famosi Pizzoccheri, tipo di pasta di grano saraceno, con aggiunta di patate a tocchetti, formaggio valtellina casera, grana grattugiato, aglio, burro e salvia. Infine anche la cucina olandese fa uso di una specie di verza nel suo piatto più noto, la Boerenkool met worst. Anche alcune preparazioni di Sushi prevedono l’utilizzo di foglie di verza. Anche la verza si può consumare cruda, come si usa per il cappuccio, tagliata sottile e mista ad altre insalate con la differenza che il suo sapore è un po’ forte e non gradito a tutti.