Camomilla – Matricaria chamomilla L.
Camomilla - Matricaria chamomilla L.

Pianta erbacea annuale originaria dell’Asia sudorientale; si è diffusa in tutto il mondo; in Italia è comune nei luoghi incolti, specialmente presso gli abitati, dal piano a circa gli 800 metri.
Famiglia: Asteracee (conosciuta un tempo anche come Compositae), una vasta famiglia di piante dicotiledoni dell’ordine delle Asterales.
Specie: Matricaria camomilla L.
Sinonimo: Camomilla recutita (L.) Rausch.
Generalità
Camomilla – Matricaria chamomilla L. Camomilla – Matricaria chamomilla L.
Caratteri botanici
Alta 20-40cm., presenta foglie pennatosette, a lacinie sottili, piane di sotto. Presenta (da maggio ad agosto) infiorescenze a capolino con fiori a linguetta esterni bianchi e fiori tubulosi interni gialli, a ricettacoli conici acuti a maturità e cavi internamente riuniti in corimbi. I fusti sono eretti o ascendenti, spesso ramificati.
Coltivazione
La camomilla viene seminata in primavera in terra piena, in luoghi soleggiati, su substrato leggero e sabbioso; si dissemina spontaneamente. Togliere le erbacce ed irrigare fino alla raccolta dei capolini, lasciando eventualmente qualche pianta per la produzione di semi per l’anno successivo.
Raccolta e conservazione
Le sommità fiorite vengono raccolte all’inizio della fioritura in quanto in questo periodo contengono il maggior titolo di principi attivi. Fare essiccare in luogo fresco ed arieggiato, separando poi i capolini dagli steli e conservare in luogo asciutto al riparo della luce.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Entra nella composizione di alcuni liquori e vini aromatici (es. Xeres).
Proprietà terapeutiche: stomachiche, toniche, antispasmodiche, diaforetiche, analgesiche, emmenagoghe, digestive. Per uso esterno come lenitivo e detergente di pelle e mucose arrossate e decongestionante per bagni oculari.
Camomilla pianta classica usata da tutti secondo l’omeopatia per dormire e per digerire meglio
La camomilla è una pianta erbacea annuale dal nome scientifico matricaria recutita l originaria dell’Europa sud orientale e dell’Asia occidentale, cresce spontanea nei campi incolti. La camomillafiorisce, secondo le regioni, da Maggio ad Agosto fino ad Ottobre.
La pianta di camomilla appartiene al genere delle Asteraceae ed il suo principio benefico è contenuto dai apolini.
Il nome “camomilla” deriva dalle parole greche “chamos” cioè piccolo, umile, a terra e “melos” cioè mela che si riferiscono all’habitat della pianta e al fatto che alcune specie emanano un odore che somiglia quello delle mele.
La camomillaè conosciuta da sempre come pianta ad attività antispasmodica particolarmente indicata per sedare manifestazioni, dalla colica intestinale alla dismenorrea, possiede indubbie proprietà antiinfiammatorie, cicatrizzanti ed ulceroprotettive, antibatteriche e, naturalmente spasmolitiche.
La Commissione E del Ministero della Sanità tedesco ha approvato l’uso interno per la camomilla nel trattamento degli spasmi e dei processi infiammatori a carico del tratto gastro-intestinale. Ne raccomanda l’uso esterno nelle infiammazioni della pelle e delle mucose come ad esempio le infezioni batteriche della pelle, insieme a quelle della cavità orale e delle gengive.
Inoltre è stato anche approvato l’uso nelle infiammazioni ed irritazioni del tratto respiratorio (inalazioni) e per le infiammazioni ano-genitali (bagni e irrigazioni).
I Componenti attivi della camomilla:
- Flavonoidi (superiore all’8%) che includono apigenina e luteolina,numerosi flavoni e flavonoli metossilati
- Olio essenziale (0.4-2% non meno di 4 mg/Kg secondo la FU IX)53contenente (-bisabololo, bisabolone ossido, ossido di bisabololo A, B e C, e camazulene
- Lattoni sesquiterpenici: matricina, matricarina, desacetilmatricarina
- Acidi fenolici: sono presenti in piccola quantità sui capolini e comprendono ac. caffeico, ac. anisico e vanillico.
- Polisaccaridi: sono state identificate tre frazioni idro-solubilipolisaccaridiche contenenti un polisaccaride fruttano del tipo dell’inulina, alcune pectine del tipo del ramnogalatturano e il 4-Oglucuronossilano.
Come già riportato precedentemente le principali attività farmacologiche della camomilla possono essere:
- Attività antiinfiammatoria (antiflogistica): a livello topico è da attribuire soprattutto al contenuto in flavonoidi ed in particolare all’apigenina-7-glucoside, che è il più abbondante dei flavonoidi della camomilla.
- Insieme alla luteolina, oltre ad inibire i fenomeni vascolari legati all’infiammazione, blocca in maniera significativa anche la componente cellulare dell’evento flogistico, cioè l’infiltrazione dei leucociti proinfiammatori nei tessuti infiammati.
- Attività carminativa: come le altre piante carminative la camomilla è in grado di ridurre i gas intestinali. Questo effetto carminativo verosimilmente ha una correlazione con l’azione antispasmodica. Importanti sono inoltre le proprietà aromatiche ed amaricanti della pianta in grado di facilitare i processi digestivi.
Proprietà salutistiche della camomilla:
- Difficoltà digestive, ulcere peptiche, enteriti, coliti, meteorismo, fenomeni spastici del tubo digerente;
- Cefalea, insonnia;
- Turbe della menopausa, dismenorrea;
- Infiammazione della pelle, eczema.;
- Congiuntiviti (uso esterno)
- Infiammazioni e catarri della cavità rinofaringea e dei bronchi (inalazioni)