Elicriso – Helichrysum italicum (Roth) Don

 Piccolo arbusto originario dell’Europa Meridionale. Cresce in luoghi aridi e sabbiosi e negli incolti, dal piano agli 800 metri; in Italia è diffuso quasi ovunque.

Famiglia: Asteracee (conosciuta un tempo anche come Compositae), una vasta famiglia di piante dicotiledoni dell’ordine delle Asterales.
Specie: Helichrysum italicum (Roth) Don
Altri nomi comuni: Perpetuino, Tignamica, Semprevivo

Generalità

Piantina di Elicriso – Helichrysum italicum subsp. italicum 

Caratteri botanici

Pianta suffruticosa, alta fino a 50 cm, con foglie argentee, lineari-filiformi; i capolini, di colore dorato brillante, sono riuniti in una densa infiorescenza corimbosa; i frutti sono lucenti, bianchi, di forma cilindrica.

Coltivazione

Seminare in primavera in terriccio sabbioso; quando le piantine sono sufficientemente sviluppate, trapiantarle in terra piena o grandi vasi posti al sole. Potare i rami troppo lunghi e riparare la pianta dai freddi nella stagione invernale. Si può riprodurre anche per divisione dei cespi o per talea di punta.

Raccolta e conservazione

Asportare i rametti fioriti e farli essiccare in luogo fresco e soleggiato.

Uso in cucina e proprietà terapeutiche

Le foglie dell’elicriso forniscono un moderato aroma di curry e possono essere impiegate per insaporire risotti, minestre, carne di pollame e ripieni.
Proprietà terapeutiche: sudorifere, astringenti, antiasmatiche e, per uso esterno, come lenitivo antinevralgico.
Simile e con le stesse proprietà terapeutiche è Helichrysum stoechas (L.) Moench, poco diffusa in Italia, che presenta capolini emisferici anziché conici. 

Nomi comuni: Costo bianco, semprevivo, zipro, fior di roch, canapicchia, brotamo. 
La droga: Le sommità fiorite

Quando si raccoglie: Le sommità fiorite si raccolgono in giugno-agosto, all’inizio della fioritura, tagliando i rami per 10cm circa ed evitando la porzione legnosa inferiore. 


Proprietà: Tossifughe, espettoranti, antiinfiammatorie, analgesiche, antireumatiche. 


Principi attivi: Olio essenziale (pinene, eugenolo, linalolo), acido caffeico, flavonoidi. 

Come si usa la droga :

L’elicriso, pianta aromatica prettamente italiana e mediterranea, è utile per sedare gli eccessi di tosse, in particolare la pertosse, favorire l’eliminazione del catarro bronchiale, attenuare gli eccessi di asma e le infiammazioni di origine allergica della mucosa nasale.

Sono stati anche riscontrati utili effetti nel caso di mal di testa e di emicrania, nonché nell’artrite e nelle forme reumatiche acute.

Per uso esterno l’Elicriso ha la proprietà di agire beneficamente sulla psorasi e sugli eczemi, lenire le ustioni, curare gli eritemi solari e aiutare la regressione dei geloni e degli edemi dovuti a stasi della circolazione degli arti inferiori e delle infiammazioni delle emorroidi.

Uso interno

Le sommità fiorite: Come tossifugo, espettorante, antiasmatico, antinevralgico.

Decotto: 2 grammi in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno.

Uso esterno

Le sommità fiorite: Per prevenire e curare le scottature solare, per gli eczemi e la psoriasi, per gli edemi delle gambe.

Decotto: 6 grammi in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate per 15 minuti.

Tintura oleosa: 20 grammi in 100 ml di olio d’oliva o di semi (a macero per 10 giorni). Diluire dieci volte con olio e applicare sulla pelle senza frizionare.

Uso cosmeticoUna manciatina di sommità fiorite infuse nella acqua del bagno giova alle pelli delicate e irritate 

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Elicriso - Helichrysum italicum (Roth) Don