Erba di San Pietro – Balsamita major Desf.
Erba di San Pietro - Balsamita major Desf.

Pianta rizomatosa con fusti eretti e ramificati, alti fino a 120 cm. Presenta foglie alterne e coriacee, ovato-oblunghe, dentate ai margini. I fiori di colore giallo oro.
Famiglia: Asteracee (conosciuta un tempo anche come Compositae), una vasta famiglia di piante dicotiledoni dell’ordine delle Asterales.
Specie: Balsamita major Desf.
Altri nomi comuni: Erba amara, Erba della Bibbia.
Sinonimo: Chrysanthemum balsamita L.
Generalità
Pianta erbacea perenne originaria dell’Asia occidentale. In Italia è coltivata e di rado rinselvatichita presso gli orti.
Caratteri botanici
Coltivazione
Difficile la riproduzione per seme, perché spesso sono sterili e con scarsa capacità germinativa. Decisamente più facile è la moltiplicazione mediante divisione dei cespi, in autunno o primavera. Si può coltivare in terra piena o grandi vasi.
Raccolta e conservazione
Le foglie vengono raccolte preferibilmente prima della fioritura e utilizzate fresche. Posso essere anche congelate in sacchetti chiusi.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Usare con moderazione (per il gusto amaro) per dare aroma a frittate, ripieni, piatti a base di volatili, torte di verdura.
Proprietà terapeutiche: antispasmodiche, carminative, diuretiche, emmenagoghe.
Proprietà:amaro-tonico , diuretico , carminativo , antispasmodico.
Uso medicinale:
E’ una di quelle piante medicinali tenute in gran conto nei secoli passati e quasi dimenticata nei nostri giorni. Era presente in tutti gli orti dei semplici medioevali e con le sue foglie si ricavava un olio balsamico per rimarginare le ferite.
Le conoscenze chimico – farmacologiche attuali riconoscono all’Erba di San Pietro proprietà nella cura degli organi della digestione che tonifica e libera dai gas da fermentazione.
Una foglia pestata e applicata sulle punture di zanzara calma il bruciore.
Uso culinario:
soprattutto nelle regioni litoranee trova impiego nella preparazione di frittate cui conferisce un profumo appetitoso e particolare. Usata con discrezione può essere unita agli umidi di carni bianche, selvaggina e lumache. Le foglie e le sommità fiorite essiccate e polverizzate sono da usare a pizzichi per profumare frittelle, torte e ripieni.