Luppolo – Humulus lupulus

Pubblicità

Una pianta a fiore (Angiosperma) appartenente, come lacanapa (Cannabis Sp.), alla famiglia delle Cannabaceae; ordine delle Urticali.


Pianta perenne, con rizoma ramificato
dal quale si estendono esili fusti rampicanti
che possono raggiungere i 7 metri d’altezza.

Le foglie sono cuoriformi, picciolate, opposte,
munite di 3-5 lobi seghettati. La parte superiore si presenta ruvida al tatto,
la parte inferiore è invece resinosa.

Essendo una specie dioica, i fiori,
unisessuali e di colore verdognolo,
sono presenti su individui separati.

I fiori maschili (o staminiferi) sono riuniti in pannocchie pendule
e ciascuno presenta 5tepali fusi alla base e 5 stami;
i fiori femminili (o pistilliferi) presentano un cono membranoso
che circonda un ovario munito di 2 lunghi stimmi pelosi.

Si trovano raggruppati alle ascelle di bratteefogliacee,
costituendo un’infiorescenza dalla caratteristica ed inconfondibile forma a cono.

La fioritura avviene in estate.

L’impollinazione è anemofila (trasporto per mezzo del vento)
e in settembre-ottobre, con la maturazione dei semi,
le brattee assumono una consistenza cartacea che aumenta la dimensione del cono.

I frutti sono degli acheni di colore grigio-cenere.

Le infiorescenze femminili sono ricche di ghiandole resinose
secernenti una sostanza giallastra e dal sapore amaro,
composta da α-acidi (luppolina, umulone e lupulone),
e da polifenoli (es. flobafeni, xantumolo) e numerosi oli essenziali,
che vengono utilizzati per aromatizzare e conferire alla birra il suo gusto caratteristico.

Habitat

Il luppolo predilige ambienti freschi e terreni fertili e ben lavorati.
Cresce spontaneamente sulle rive dei corsi d’acqua, lungo le siepi,
ai margini dei boschi, dalla pianura fino ad un’altitudine di 1.200 metri
se il clima non è troppo ventoso ed umido.

La sua presenza è molto comune nell’Italia settentrionale.

La coltivazione del luppolo in Italia fu introdotta,
a partire dal 1847, dall’agronomo Gaetano Pasqui di Forlì,
che promosse anche una fabbrica di birra in attività già dagli anni ’60 dell’Ottocento.

Usi

Birra

Il luppolo viene usato soprattutto nel processo produttivo della birra, dove assume l’ importantissimo ruolo di conferire la caratteristica più comune alla birra, ovvero il sapore amaro, oltre all’aroma, molto accentuato nelle Pilsner, dove viene utilizzato soprattutto il tipo Saaz di provenienza boema. Nel processo di preparazione della birra si usano i suoi fiori, che possono essere maschi o femmine. I fiori maschi vengono eliminati quando nascono (tranne in Inghilterra dove vengono utilizzati nelle birre ad alta fermentazione tipiche di quella regione), mentre le femmine vengono fatte crescere senza fecondarle. Nella lavorazione artigianale viene utilizzato proprio il fiore del luppolo, mentre nella lavorazione industriale si usa un concentrato (più comodo ed economicamente vantaggioso). Prima del luppolo venivano utilizzate altre piante e spezie per bilanciare il dolce del malto. L’uso del luppolo funge anche da conservante naturale della birra in quanto possiede proprietà antibatteriche, per questo motivo certi tipi di birra (per esempio India Pale Ale) venivano abbondantemente luppolati per migliorarne la conservazione. L’uso del luppolo infine aiuta a coagulare le proteine in sospensione nella birra rendendola più limpida (chiarificazione), inoltre aiuta nella tenuta della schiuma.

Cucina

Mazzetto di cime di luppolo selvatico

In cucina i getti apicali della pianta di luppolo selvatico (aspargina in Lombardia, löertis a Brescia e a Bergamo, urtis a Lodi, luartis a Mantova e Cremona, luvertìn in Piemonte, lavertìn in Monferrato,luperi in Umbria, bruscàndoło o vidixóne in Veneto, bruscandoi a Trento, vartìs in Emilia-Romagna,bruscandolo a Trieste, urtizon in Friuli, bertüçi nella Val di Vara, viticedda nel Cilento, tavarininella valle Caudina vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più comune asparago (a volte erroneamente chiamati “asparago selvatico”). Da notare come, a differenza della maggior parte dei germogli utilizzati per uso culinario, i getti di luppolo selvatico siano più gustosi quanto più sono grossi. Si possono anche raccogliere gli ultimi 20 cm di pianta e far lessare per 5-10 minuti, condire con olio, sale e limone; oppure farli saltare qualche minuto con cipolla e servirli con riso integrale. Gustosi anche in risotti, frittate e minestre.

Getto apicale di luppolo selvatico

Non vanno confusi con i rami fioriferi di altre piante solo a prima vista simili, quali l’Ornithogalum oLatte di gallina, un genere che conta molte specie assai tossiche. Tra queste, l’Ornithogalum pyrenaicum, è invece commestibile ed apprezzato.

Medicinale

illustrazione di H. lupulus

Si usa la polvere resinosa delle infiorescenze femminili, contenente luppolina (farm.: Strobuli lupuli).

Il luppolo è un mite sedativo con proprietà ipnogoghe (sonnifero).

(Visited 221 times, 1 visits today)
Pubblicità
Pubblicità
Humulus lupulusluppoloLuppolo - Humulus lupuluslupulus