Maggiorana – Origanum majorana L.
Maggiorana - Origanum majorana L.

Pianta erbacea perenne originaria dell’Africa settentrionale; in Europa e in Italia è diffusa come pianta aromatica. Nelle zone fredde viene coltivata come annuale.
Famiglia: Labiatae
Specie: Origanum majorana L.
Sinonimo: Majorana hortensis Moench.
Altri nomi comuni: Persia.
Generalità
Caratteri botanici
Pianta perenne nelle zone desertiche di origine, presenta fusti eretti o ascendenti, alti fino a 60cm. Le foglie sono opposte, ovato-ellittiche, pelose e verde chiaro-biancastre.
I fiori, violacei o rosei, sono riuniti in dense spighette che formano delle pannocchie terminali.
Coltivazione
Può essere propagato per semina (da effettuare in primavera) o per divisione delle piante accestite (in primavera o dopo la fioritura).
Raccolta e conservazione
Raccogliere le foglie e le estremità fiorite all’inizio della fioritura. Fare essiccare in luogo ombroso e ventilato.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Molto impiegata in cucina per aromatizzare carni in umido, funghi, legumi, salse, insalate di pomodori, ecc. Entra nella composizione di vermuth e liquori a base di erbe.
Il profumo della maggiorana è più dolce e speziato rispetto a quello dell’origano, che è invece più fresco e pungente.
Proprietà terapeutiche: sedative, antispasmodiche, tonico-stimolanti, diaforetiche. Per uso esterno, viene impiegato per frizioni antireumatiche.
La maggiorana (Origanum majorana L.) originaria dell’Africa settentrionale, è una pianta erbacea perenne nelle zone desertiche di origine (in quanto richiede molto sole e terreno sabbioso), della famiglia delle Labiatae; in Italia è diffusa come pianta aromatica, infatti è un erba molto profumata simile come aroma al timo, ma più dolce e odorosa, che somiglia molto anche all’origano.
La maggiorana può arrivare ad una altezza di 60 cm, e presenta fusti eretti molto ramificati che sono legnosi alla base ed erbacei alle sommità, con foglie piccole e ovali provviste di gambo, pelose e di colore verde chiaro-biancastre. Ha fiori biancastri e tubolari, che crescono intorno a un nucleo verde; i frutti invece sono costituiti da 4 capsule ovali e lisce, dapprima di colore giallo, poi bruno.
La maggiorana è una delle erbe aromatiche più utilizzate in Europa: di essa si usano le sommità fiorite e le sue foglie, che vengono raccolte nel periodo di fioritura (agosto), per poi essere essiccate in mazzetti che vengono appesi in un ambiente ombroso e ventilato.
Le foglie di maggiorana, il cui aroma diventa più intenso con l’essiccazione, vanno conservate, come le infiorescenze, in recipienti di vetro o porcellana lontano dalla luce e dall’umidità.
La maggiorana, è molto usata in cucina sia fresca che essiccata, indicata in tutte quelle pietanze che richiedono un aroma deciso ma allo stesso tempo dolce: essa infatti è più dolce e speziata rispetto all’origano, che risulta invece più fresco e pungente. E’ il condimento ideale per aromatizzare pizze, carni in umido, ripieni, polpette, torte salate, funghi, legumi, salse, insalate miste o di pomodori, formaggi, crostacei ed anche aceti e oli aromatici.
Molto impiegata nella cucina rivierasca e mediterranea, entra nella composizione di molti liquori a base di erbe e vermouth, come nella preparazione industriale di conserve e alimenti.
Le cime floreali fresche accompagnano piatti vari di carni, dalle bistecche agli spezzatini, alle carni alla pizzaiola.
■ Curiosità
La maggiorana, già molto usata in antichità, per le sue proprietà terapeutiche, è utile come calmante per gli stati d’ansia, angoscia, paura, incertezza, dolore, insonnia, grazie alle sue qualità sedative, antispasmodiche e tonico-stimolanti. E’ altresì consigliata come calmante per le nevralgie e il mal di testa, è un antisettico, digestivo, diuretico, espettorante, anticatarrale; le sommità fiorite stimolano la secrezione dei succhi gastrici, aiutano la digestione, attenuano le contrazioni intestinali dolorose, bloccano le fermentazioni intestinali ed eliminano i gas.
Per uso esterno, viene impiegato per frizioni antireumatiche.
La maggiorana è una pianta erbacea, perenne nei luoghi d’origine, nativa dell’Africa nord-orientale e dell’Asia centrale e non cresce spontanea in Europa ma è solo coltivata. Eventuali piante spontanee che si possono trovare sono quelle che sono “sfuggite” alla coltivazione.
Il fusto della maggiorana è eretto, quadrangolare, alto fino a 60 cm, ramificato e nella parte superiore di colore rossastro e ricoperto da una fitta peluria.
La radice è un rizoma provvisto di numerose radichette che non si approfondisce eccessivamente nel terreno.
Le foglie sono piccole, ovali, a margini lisci, provviste di un corto picciolo, ricoperte da una densa peluria che le danno un aspetto molto vellutato.
I fiori di colore bianco-rosato sono raccolti in spighe, provvisti di brattee concave e sono ermafroditi ad impollinazione entomofile soprattutto api e farfalle
Il frutto è una capsula ovale che a maturità ha una colorazione scura.
Tutta la pianta di maggiorana emana un forte profumo aromatico caratteristico.
La maggiorana viene spesso confusa con l’origano (Origanum vulgare della stessa famiglia) in quanto l’aspetto è molto simile ma il gusto e l’aroma è molto diverso in quanto non contiene gli oli essenziali propri dell’origano.
Tecnica Colturale
La maggiorana pur essendo una pianta perenne viene coltivata in Europa come annuale in quanto non ha alcuna tolleranza per le basse temperature. Solo nei suoi luoghi d’origine è perenne.
Per crescere al meglio e dare tutto il suo aroma deve svilupparsi al sole, al caldo e all’aria.
Annaffiatura
La maggiorana preferisce terreni asciutti, va annaffiato poco e spesso facendo attenzione a non inzuppare il terreno e non lasciare ristagni idrici che non sono tollerati. Le maggiori richieste idriche si hanno quando la piantina è ancora giovane e durante la fioritura.
Concimazione
Le piante di maggiorana sono molto rustiche e non richiedono concimazioni particolari. All’impianto si fa una concimazione completa con Azoto, Fosforo e Potassio.
Fioritura
La fioritura della maggiorana avviene da luglio a settembre ed i semi maturano da agosto a settembre.
Moltiplicazione
La maggiorana si moltiplicano per seme, per talea o per divisione della pianta.
La moltiplicazione per seme ha con se lo svantaggio che, subentrando la variabilità genetica, non si è certi che si avranno delle piante uguali alle piante madri, nel qual caso qualora si voglia ottenere una pianta di maggiorana ben precisa e non si è certi della qualità del seme che si sta utilizzando, è bene fare la moltiplicazione o per talea o per divisione della pianta madre.
Moltiplicazione per semi
Se si prevede di fare la semina in vaso o in semenzaio, i semi di maggiorana vanno seminati all’inizio della primavera in una composta formata in parti uguali di terriccio fertile e sabbia. Dato che i semi sono piccoli, per interrarli leggermente, spingeteli sotto il terriccio usando un pezzo di legno piatto oppure potete versare sopra del nuovo terriccio.
Il vassoio che contiene i semi va tenuto all’ombra, ad una temperatura intorno ai 10-13°C ed è fondamentale che il terriccio sia costantemente umido (usate uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione.
Il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente (o con una lastra di vetro) che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio. Il foglio di plastica va rimosso ogni giorno per controllare il grado di umidità del terreno e togliere la condensa che si forma sulla plastica.
Una volta che i semi hanno germogliato (in genere dopo due – quattro settimane), si toglie il telo di plastica e si sposta la cassetta in una posizione più luminosa (non sole diretto).
Tra tutte le piantine nate, sicuramente ci saranno quelle meno vigorose rispetto ad altre. Individuatele ed eliminatele in questo modo garantirete più spazio alle piantine più robuste.
Una volta che le piantine di maggiorana saranno sufficientemente grandi da essere manipolate (5-6 cm) si trapiantano nella sistemazione definitiva.
Se si prevede di fare la semina direttamente in campo o in giardino, occorre lavorare il terreno in modo da eliminare la crosta superficiale e renderlo meno compatto e uniforme e fare una letamazione di fondo.
Si semina in primavera a partire da aprile avendo cura di non interrare eccessivamente il seme e sistemandoli in modo che le piante siano poi distanziate di circa 30-50 cm sia sulla fila e tra le file.
I semi di maggiorana messi direttamente in pieno campo hanno una germinazione lenta.
Se si fa il trapianto delle piantine fatte crescere in semenzaio, il trapianto va fatto in aprile-maggio.
Moltiplicazione per talea
La moltiplicazione per talea della maggiorana si effettua in giugno. Le talee devono essere lunghe 8-10 cm dai germogli basali non fioriferi e devono essere prelevate da pianta in buona salute e vigorose. Vanno piantate in un miscuglio di torba e sabbia e tenute in serra fresca (circa 10°C) fino a quando non saranno radicate dopo di che, appena hanno radicato potranno essere trapiantate.
Divisione della pianta
La moltiplicazione di maggiorana per divisione della pianta si effettua in marzo o in ottobre. Sarebbe preferibile tenere le giovani piantine in un luogo fresco fino a quando non hanno attecchito e poi essere trapiantate nel loro luogo definito nella tarda primavera o all’inizio dell’estate.
Proprietà Aromatiche
Le proprietà aromatiche della maggiorana sono date dai suoi oli essenziali principalmente costituiti da: terpinene, cis-sabinene , p-cymene e ?-terpinene. Inoltre la maggiorana è anche ricca di vitamina C, tannini e acido rosmarinico.
Raccolta e Conservazione
Della maggiorana si utilizzano le sommità fiorite e le foglie che si raccolgono all’inizio della fioritura tagliandole con tutti i rami.
I rametti con i fiori e le foglie di maggiorana vanno essiccati appena raccolti, il più velocemente possibile appesi a testa in giù in luoghi asciutti, bui e aerati affinché non perdano le loro caratteristiche. Una volta essiccati, vanno recuperate le foglie ed i fiori, sbriciolati e conservati in vasetti di vetro.
La maggiorana al contrario dell’origano perde molto del suo aroma con l’essiccazione è preferibile quindi consumarla fresca o surgelata.
Uso in Cucina
La maggiorana ha un aroma molto simile a quello dell’origano ma molto più dolce ed è molto ricercato in cucina per insaporire carne, pesce, verdure e minestre. Poichè è una pianta che con l’essiccazione perde il suo aroma, è bene usarla fresca, aggiungendola a fine cottura.
Con le foglie, fresche o secche di maggiorana si prepara un delizioso té che ricorda come fragranza un misto di timo , rosmarino e salvia .
Curiosità
La Maggiorana fu introdotta in Europa molto probabilmente grazie ai crociati.
Un sinonimo della maggiorana è Amaracus o Origanum amaracus. Questo strano nome è legato ad un’antica leggenda greca secondo la quale Amaraco, un ufficiale della casa di Cinira, re di Cipro, aveva il compito di accudire ai profumi. Un giorno si ruppe un vaso che conteneva l’essenza di maggioranza e tanto grande fu il suo dolore che morì. Gli dei, commossi da tanta dedizione, lo trasformarono nell’omonima pianta da cui poi il nome.
I latini chiamavano questa pianta mazurana (da cui sarebbe derivato l’italiano maggiorana