Olmaria
Olmaria

Erba perenne con fusto scannellato e venato di rosso. L’infiorescenza è un grappolo profumato fitto di fiori bianco-giallastri. E’ comune in tutta Europa ad esclusione delle coste mediterranee, cresce nei luoghi umidi.
Principi attivi – Aldeide salicilica e salicilato di metile, derivati flavonici, olio essenziale.
Attività principali – Antinfiammatoria, antispasmodica, diuretica.
Avvertenze – Non assumere nel periodo di allattamento. Non assumere in caso di allergia ai salicilati (per es. aspirina). Possibili interferenze con alcool, barbiturici, sedativi: potrebbero aumentare la tossicità dei salicilati.
La Spirea Olmaria viene denominata “aspirina vegetale” ed é una pianta officinale la cui peculiarità e quella di accogliere salicilati;questa caratteristica impedisce, differenziandoli, i motivi delle sofferenze alle giunture.
La Spirea Olmaria favorisce l’eliminazione degli acidi urici, dei cloruri e delle scorie azotate che convergono nel nostro fisico ed è altresì appropriata nel trattamento di edemi.
Essa ha dimostrato anche proprietà antiinfiammatorie.
All’Olmaria vengono conferite anche attività biochimiche e fisiologiche come quelle diuretiche ed anticellulitiche poiché agevola l’eliminazione dei residui azotati come, l’ammoniaca, la creatinina e l’ acido urico, rivelandosi perciò appropriata nell’attivazione del processo contro la ritenzione idrica.
Sulla cellulite e sugli edemi svolge anche un’attività antiinfiammatoria (salicilati) e vasoprotettrice dei capillari (flavonoli).
Le sommità fiorite di Olmaria sono sempre state uno dei rimedi più validi per il trattamento fitoterapico di tutte le forme legate al ristagno di acqua e di acidi urici nell’organismo dei quali favoriscono l’eliminazione attraverso l’apparato urinario e sudorifero. Autori moderni ne hanno confermato l’azione potentemente diuretica e depurativa, utile nelle idropisia, nell’obesità, negli edemi degli arti e delle articolazioni, nella gotta, nel reumatismo articolare acuto e nella cellulite L’azione diuretica facilita l’eliminazione di piccoli calcoli del rene e della vescica.
La tisana fatta con le sommità fiorite o i fiori di Olmaria è aromatica e risulta un buon coadiuvante per le citate affezioni.
Infusi di foglie e fiori di Olmaria ne costituiscono un utile complemento, per uso esterno, mediante impacchi sulle articolazioni e sulle estremità gonfie degli idropici dei gottosi, degli artritici e dei reumatici.
Il rizoma di Olmaria è considerato specifico per le febbri intermittenti e, uso esterno, tonico e astringente.
L’enzima ciclo ossigenasi viene limitato dai derivati dell’acido salicilico, responsabili del mutamento dell’acido arachidonico in prostaglandine.
L’opera dei salicilati è sempre seguita, purtroppo, da reazioni avverse a danno dello stomaco, poiché l’inibizione della sintesi delle prostaglandine e delle prostacicline può indurre ad una diminuzione di muco gastrico protettore ed aumento della secrezione gastrointestinale, con derivanti gastralgie, gastriti ed ulcerazioni.
Il comportamento selettivo attuato dalla Spirea Ulmaria, riduce la sintesi delle prostaglandine che causano la sintomatologia riguardante il reumatismo ma diversamente dai metodi di cura antiinfiammatori farmacologici, non da adito ad episodi ulcerogeni, piuttosto è capace di diminuire gli spasmi muscolari ed i possibili danni carico dell’apparato gastrico.
Le qualità protettive dei flavonoidi sui vasi, ne ampliano l’ effetto antiinfiammatorio.
L’ attività analgesica della Spirea non è istantanea ma susseguente all’azione antiinfiammatoria, poichè il dolore è controllato primariamente dalle prostaglandine sulle quali influisce moderatamente.
La Spirea ha anche una valenza antipiretica e sudoripara.
Il reumatismo articolare acuto è generato da una riscontro ipersensibile agli agenti patogeni responsabili di faringiti e bronchiti.
La Spirea invalida le svariate repliche determinate dagli anticorpi ed arresta la composizione di istamina originata dagli antigeni stessi.
Può aiutare la la diuresi favorendo l’eliminazione dei residui metabolici.
L’Olmaria (Filipendula ulmaria L. Maxim), conosciuta anche con il nome comune di “Regina dei prati”, era una delle erbe stimate dai Druidi. I suoi piccoli fiori bianchi così ravvicinati da dar l’impressione di un unico fiore, venivano utilizzati per adornare le case dove portavano un profumo fragrante e piacevole a sentirsi.
E’ una vistosa erbacea che per i suoi contenuti di composti salicilici la rende preziosa per curare i dolori. L’infuso si utilizza contro reumatismi e gotta, idropisia, arteriosclerosi, litiasi, combatte la nefrite, facilita l’eliminazione degli acidi urici.
L’olmaria è diuretica, potente eliminatore degli acidi urici, dell’urea e dei cloruri; antireumatica, antinfiammatoria, antigottosa; sudorifera e febbrifuga.
Come unica controindicazione c’è quella di non far mai bollire la pianta.
In campo estetico l’infuso giova a chi soffre di obesità.
Olmaria
La droga è costituita dalle sommità fiorite (e rizoma) di Filipendula ulmaria (L.) Maxim. (fam. Rosaceae), (nota anche come Spiraea ulmaria o Regina dei prati), pianta erbacea perenne di luoghi umidi e freschi, cresce in Europa, ma è assente nelle zone mediterranee. Già conosciuta dai botanici medievali, solo nel Rinascimento furono scoperte le sue proprietà medicinali. Studi più recenti rivelarono nella pianta la presenza di composti salicilici, benefici per i dolori articolari.
Tempo balsamico
Le sommità fiorite si raccolgono prima che sfioriscano, in giugno-agosto; vanno essiccate rapidamente in luogo aerato e si conservano in contenitori di vetro o porcellana. Il rizoma si raccoglie in settembre-ottobre e si fa essiccare al sole; si conserva in sacchetti di tela o carta.
Proprietà
Diuretico, potente eliminatore degli acidi urici, dell’urea e dei cloruri; antireumatico, antinfiammatorio, antigottoso;sudorifero e febbrifugo.
Indicazioni
Febbre, reumatismi, ritenzione idrica, gotta, cellulite.
Infuso
5 gr. di droga in 200 ml. di acqua bollente; infusione 10 min. Una tazza pro dose 3-4 volte al giorno, tra i pasti. Non fare mai bollire.
Nota
È dal nome latino di questa droga, Spiraeae, che deriva il nome di Aspirina. Ecco perchè l’olmaria è considerata, giustamente, il “salicilato vegetale
Famiglia: Rosaceae
Nomi comuni: Barba di cavra, regina dij pra, reina des près, sparzi de mont, fior d’oro, reginella.
La droga: Le sommità e il rizoma.
Quando si raccoglie: Le sommità fiorite si raccolgono in giugno – agosto, recidendole 20 cm circa sotto l’infiorescenza; il rizoma si raccogli, con la zappa o la vanga, in settembre – ottobre: si lava, si recidono le radichette laterali e si taglia in pezzi di 5 -10 cm che si dividono in due per il lungo nel caso di grossi rizomi.
Proprietà: Aromatizzanti, diuretiche, depurative, antireumatiche, antigottose, astringenti.
Principi attivi: Olio essenziale (contenuti principalmente aldeide salicilica e salicilati di metile), glucosidi flavonici, vitamina C.
Come si usa la droga
Le sommità fiorite di Olmaria sono sempre state uno dei rimedi più validi per il trattamento fitoterapico di tutte le forme legate al ristagno di acqua e di acidi urici nell’organismo dei quali favoriscono l’eliminazione attraverso l’apparato urinario e sudorifero.
Autori moderni ne hanno confermato l’azione potentemente diuretica e depurativa, utile nelle idropisia, nell’obesità, negli edemi degli arti e delle articolazioni, nella gotta, nel reumatismo articolare acuto e nella cellulite
L’azione diuretica facilita l’eliminazione di piccoli calcoli del rene e della vescica.
La tisana fatta con le sommità fiorite o i fiori di Olmaria è aromatica e risulta un buon coaudiovante per le citate affezioni.
Infusi di foglie e fiori di Olmaria ne costituiscono un utile complemento, per uso esterno, mediante impacchi sulle articolazioni e sulle estremità gonfie degli idropici dei gottosi, degli artritici e dei reumatici.
Il rizoma di Olmaria è considerato specifico per le febbri intermittenti e, uso esterno, tonico e astringente.
Uso interno
Le sommità fiorite: Come bevanda aromatica e depurativa.
Infuso (tisana): 1 – 2 grammi in 100 ml di acqua. A tazzine.
Le sommità fiorite: Per stimolare la diuresi e depurare l’organismo.
Infuso: 3 grammi in 100 ml di acqua. Tre – quattro tazze al giorno.
Uso esterno
Le sommità fiorite: Come astringente e coaudiovante nella riduzione dei gonfiori delle estremità e delle articolazioni.
Infuso: 3 grammi in 100 ml di acqua. Fare impacchi, bagni parziali o pediluvi.
Olmaria
Filipendula ulmaria
Classificazione scientifica
Regno:
Plantae
Superdivisione:
Spermatophyta
Divisione:
Magnoliophyta
Classe:
Magnoliopsida
Sottoclasse:
Rosidae
Ordine:
Rosales
Famiglia:
Rosaceae
Sottofamiglia:
Rosoideae
Genere:
Filipendula
Specie:
F. ulmaria
Nomenclatura binomiale
Filipendula ulmaria
(L.) Maxim., 1879
Sinonimi
Bas.:Spiraea ulmaria L.
Ulmaria palustris Moench
Nomi comuni
Regina dei prati, spirea, ulmaria, olmaria palustre, barba di capra o caprina, filipendola, erba dell’idromele
L’Olmaria (Filipendula ulmaria(L.) Maxim., 1879) è una pianta erbacea della famiglia delleRosaceae, diffusa in Eurasia.
Usi
La Spirea Ulmaria ha proprietà antinfiammatoria, diuretica, antispasmodica, antireumatiche, depurative, astringenti. Viene utilizzata per alleviare i dolori reumatici, ma anche negli stati febbrili e influenzali , contro le cefalee e in odontoiatria. L’attività antinfiammatoria di Spiraea ulmaria è data dai derivati salicilici e dai flavonoidi.
Olmaria comune
Profilo pianta – Scheda botanica
La Filipendula ulmaria L.Maxim ,o Olmaria comune,è una pianta erbacea perenne alta da 60 a 150 cm. Le foglie sono pennate di colore verde scuro sulla pagina superiore, mentre sono biancastre e pelose sulla pagina inferiore. I fiori,ermafroditi, sono di colore bianco crema,piccoli e profumati raccolti in infiorescenze a corimbo.
Il fusto rigido e pittosto robusto di colore bruno-verdastro.
I frutti sono avvolti a spirale e contengono i semi di colore brunastro.
La Filipendula ulmaria appartiene alla famiglia delle Rosaceae.
Filipendula ulmaria – Habitat
Originaria dell’Europa occidentale e l’Asia e stata introdotta con succeso anche in Nord America. Vegeta nei prati umidi e lungo le rive di fossi e torrenti.
Filipendula ulmaria
Proprietà – Principi attivi
“Le proprietà dellaFilipendula ulmaria sono astringente, depurativa, diuretica, antispasmodica, coleretica. “
Le parti aeree della Filipendula ulmaria contengono un olio essenziale ricco di derivati dell’acido salicilico,flavonoidi e vitamina C ,acido gallico, acido salicilico, acido tannico, aldeide salicilica, metil salicilato.
Uso interno:
In infuso come bevanda aromatica e depurativa,contro la diarrea, disturbi gastrici, iperacidità.
Uso esterno:
Sempre in infuso per le distorsioni e contusioni.
La pianta intera possiede un odore gradevole.Veniva sparsa sui pavimenti per profumare gli ambienti.
Usata per insaporire vino, birra e diversi tipi di aceto.
La Filipendula ulmaria contiene delle sostanze chimiche che vengono utilizzate nell’aspirina.
Ricerche scientifiche hanno dimostrato le proprietà di questa pianta che sono uricosurica, antinfiammatoria, diuretica, diaforetica.
Attenzione!
L’uso è sconsigliato a persone allergiche all’Aspirina o con problemi di asma.
Usare solo su prescrizione e controllo del medico o dell’erborista.
Classificazione scientifica
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Rosales
Famiglia: Rosaceae
Genere: Filipendula
Specie :Filipendula ulmaria
Forma biologica – Corolgia
Forma biologica – H – scap :
sono le Emicriptofite scapose,cioè piante che hanno un’asse fiorale eretto ed il più delle volte privo di foglie.
Corologia – Eurosiberiane :
Sono le specie che vivono nelle zone fredde e temperato-fredde dell’Eurasia.