Passiflora

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Passiflora è un genere dI Passifloraceae che comprende circa 465 specie di piante erbacee perenni ed annuali, arbusti dal portamento rampicante e lianoso, arbusti e alberelli, alti fino a 5-6 m

Morfologia

Le radici generalmente fascicolate, in alcuni casi sono carnose, a volte con produzione di pollini radicali, alcune specie come la Passiflora tuberosa hanno radici tuberose.

Il fusto abbondantemente ramificato, è sottile, talvolta cavo, a sezione rotonda, quadrata, triangolare o poligonale, solitamente di colore verde nei giovani esemplari, ricoperto da corteccia nei soggetti vetusti.

Passiflora × violacea (ibrido tra P. caerulea e P. racemosa

Le foglie sono alterne, di forma, consistenza, dimensioni ed aspetto variabili, con specie a foglie semplici lanceolate, bilobate o palmate con 3-9 lobi, con dimensioni di pochi millimetri come la P. gracillima fino a dimensioni di diversi decimetri come la P. gigantifolia. Nelle specie rampicanti all’ascella delle foglie ci sono gli organi di ancoraggio, a forma di viticci o più raramente appendici ramificate dotate di ventose, come nella P. discophora e nella P. gracillima, o in alcuni casi delle formazioni spinose.

I fiori sono normalmente ermafroditi, ascellari e solitari, raramente riuniti a coppie come nella P. biflora, o riuniti in racemi come si può osservare nella P. racemosa; le dimensioni sono molto variabili in dipendenza della specie, potendo arrivare al diametro di 12-15 cm della P. quadrangularis.

Generalmente hanno tre brattee di varia forma, a volte colorate e dotate di ghiandole nettarifere, il calice più o meno allungato, con 5 sepali, 5 petali a volte assenti; è normalmente presente una corona di filamenti di forma e colore variabile, con 5 filamenti che portano le antere e 3 stili recanti gli stigmi, a volte profumati o con odore sgradevole.

I frutti sono generalmente bacche ovoidali o allungate, ricoperte da un leggero tegumento che, a maturazione, si colora di giallo, viola, blu o nero, a volte con striature gialle o verdi, a volte è una capsula deiscente a maturazione, di varie dimensioni; all’interno del frutto si trova una polpa gelatinosa (arillo) che contiene piccoli semi di forma appiattita, cuoriformi, di colore scuro, coriacei e rugosi.

 Coltivazione

Le prime notizie di coltivazione in Italia della Passiflora sono riportate nel libro Erbario o Storia generale delle piante del nobile veneziano Pietro Antonio Michiel pubblicato tra il 1553 ed il 1565.

Forma chiara di Passiflora caerulea

La Passiflora caerulea è l’unica specie coltivata in Italia che sopporta il gelo invernale dei nostri climi. Originaria del Sudamerica, vigorosa pianta rampicante con lunghe ramificazioni dotate di robusti viticci che le permettono di ancorarsi facilmente a qualunque supporto, foglie persistenti o semi-persistenti, palmatofite a 5-7 segmenti, di colore verde scuro, fiori larghi anche 8-12 cm, attiniformi, ermafroditi, ascellari e solitari di circa 10 cm di diametro, di colore bianco-verdastro, con 5 petali bianco-rosati, 5 sepali che circondano una doppia corona di filamenti bianchi, blu, purpureo-scuro, lilla o violacei, che a loro volta circondano le antere dorate, 5 stami e gineceo con 3 carpelli dai grossi stimmi; fioriscono nei mesi estivi da giugno a settembre. I frutti sono bacche oblunghe globose edùli, con arillo carnoso contenenti numerosi semi.

Altre specie ornamentali originarie delle zone tropicali del Sudamerica, poco rustiche e coltivate in serra o negli appartamenti sono la P. racemosa, dai fiori rossastri o biancastri riuniti in infiorescenze pendule, che fiorisce da maggio a settembre, la P. edùlis che fiorisce da giugno ad agosto-settembre, la P. trifasciata, la P. quadrangularis che fiorisce da maggio a luglio dai fiori bianco-rosati, la P. violaceache fiorisce in agosto e settembre, e la P. umbilicata con fiori rosso-brunastri.

Uso

•        Come pianta ornamentale nei giardini per ricoprire muri, recinzioni, pergole; in vaso negli appartamenti o in serra.

•        Per il consumo dei profumati frutti eduli (maracuya, come sono chiamati nei Caraibi), dal sapore delicato, le specie più coltivate a questo scopo sono: la P. antioquiensis, la P. coccinea, la P. edulis, la P. laurifolia, la P. ligularis, la P. maliformis, la P. membranacea, la P. mixta, laP. mollissima, la P. nitida e la P. vitifolia.

•        Per le proprietà medicinali.

Proprietà medicinali

Le specie utilizzate a scopi medicinali sono la P. caerulea, la P. incarnata e la P. edulis.

Nell’antichità, gli Aztechi, utilizzavano la passiflora come rilassante.[1]

•        L’infuso, lo sciroppo e l’estratto fluido delle parti verdi raccolte da giugno a settembre e fatte essiccare all’ombra in luogo arieggiato, vantano proprietà sedative del sistema nervoso, tranquillanti, ansiolitiche, antispasmodiche, curative dell’insonnia e dell’isterismo; inducono un sonno fisiologico e una attività diurna priva di ottundimento.[2] Già ai tempi della prima guerra mondiale, la passiflora fu utilizzata nella cura delle “angosce di guerra”.

•        L’infuso di foglie e fiori viene utilizzato per la psicoastenia.

•        Le foglie sono ricche di flavonoidi e curarine ricche di proprietà sedativa e antispasmodica. La passiflora è indicata contro la tachicardia, l’ansia e il sonno.[1]

•        Le caratteristiche farmacologiche della Passiflora incarnata la rendono utile per facilitare lo svezzamento dagli psicofarmaci, sempre se utilizzata in ambito medico e con raziocinio. (P.Campagna. Farmaci Vegetali. Minerva Medica ed. 2008)

Avvertenze

•        I frutti crudi di P. caerulea possono provocare nausea e vomito in seguito a ingestione. Contengono inoltre glicosidi cianogenetici con azione depressiva sul centro cardio-respiratorio.

•        In caso di elevato sovradosaggio si possono verificare lievi effetti di carattere allucinogeno.

Metodi di coltivazione

Le specie rustiche come la P. caerulea possono essere coltivate in piena terra o in vaso sui terrazzi, in posizione soleggiata e calda, con terreno fertile e sufficientemente fresco, avendo l’accortezza nelle regioni settentrionali di scegliere zone riparate dai venti freddi e prevedendo nei primi anni di vita una protezione dai geli invernali.

Tutte le specie ornamentali si prestano alla coltivazione in serra o negli appartamenti, richiedono ambienti caldi, luminosi, con una buona umidità nell’aria, concimazioni ogni 15 giorni nella bella stagione, con fertilizzanti liquidi, annaffiature abbondanti; in primavera rinvasare o rinterrare usando terriccio universale; si deve praticare una drastica potatura alla ripresa vegetativa, per mantenere un aspetto compatto alla pianta ed avere robusti getti fioriferi.

Un aspetto molto importante da tenere presente è che la Passiflora non sopporta in alcun modo i ristagni idrici nel terreno per cui sia che sia allevata in vaso o in piena terra assicuratevi di aggiungere sempre un po’ di sabbia per migliorare la struttura del terreno al fine di garantire un rapido sgrondo delle acque in eccesso.

La moltiplicazione avviene per talea, propaggine o con la semina.

Avversità

•        Soffre i geli invernali.

•        Marciume floreale favorito da esposizione al freddo e da carenze nutritive.

•        Condizioni ambientali sfavorevoli, come eccessi di umidità o temperatura eccessiva dei locali nella stagione invernale, nelle specie coltivate in appartamento o in serra favoriscono gli attacchi di Cocciniglia oleosa, di Acari, nonché Tripidi e la Mosca bianca.

 Fiori

•        

Passiflora racemosa

•        

Passiflora morifolia

•        

Passiflora alata

•        

Passiflora foetida

•        

Passiflora kermesina

•        

Passiflora lutea

•        

Passiflora vitifolia

•        

Passiflora citrina

•        

Passiflora sanguinolenta

•        

Passiflora incarnata

•        

Passiflora coccinea

•        

Passiflora ‘Incense’

•        

Passiflora caerulea’Constance Elliott’

•        

Passiflora × violacea

•        

Passiflora, ibrido

•        

Passiflora x belotii’Imperatrice Eugenia’, ibrido

 Frutti

•        

Frutti (P. quadrangularis)

•        

Maracuya (aperta)

•        

Frutti di P. edulis

•        

Frutto di Passiflora caerulea

Note

1.      ^ a b “Quando il sonno non arriva”, di Barbara Ricciardi, pubbl. su Sapere&Salute Folia, anno 3, marzo 2004, num.7, pag.

2.      ^ “Le piante medicinali”, di Roberto Michele Suozzi, Newton&Compton, Roma, 1994, pag.90

3.      

Passiflora

Passifloraceae

Generalità: la Passiflora o “fiore della passione” è originaria delle Regioni Tropicali dell’America Meridionale. La famiglia di appartenenza è quella delle Passifloraceae. Sono circa cinquecento le specie che costituiscono questo genere; si tratta, in particolare, di piante rampicanti sempreverdi, che possono raggiungere anche l’altezza di 7 metri e che si prestano soprattutto per rivestire e coprire muri, reti, graticciati, ecc. Producono sottili fusti erbacei o semilegnosi, di colore verde brillante, presentano numerosi viticci che permettono alla pianta di aggrapparsi con facilità ai sostegni; portano grandi foglie palmate, dello stesso colore dei fusti. Durante il periodo estivo producono grandi fiori di colore bianco, lilla, blu o rosa, dalla forma molto particolare. Le passiflore sono piante rustiche e dallo sviluppo vigoroso; esistono in commercio alcune specie che temono il freddo intenso e che quindi vanno coltivate in contenitore.

Esposizione: prediligono posizioni ben luminose e soleggiate, ma si possono sviluppare senza problemi anche a mezz’ombra; alcune specie temono leggermente il freddo e necessitano di riparo durante l’inverno; altre sono completamente rustiche, anche se possono perdere la parte aerea durante i mesi più freddi dell’anno.

Annaffiature: annaffiamo abbastanza regolarmente gli esemplari da poco posti a dimora o coltivati in vaso; gli esemplari a dimora da tempo in genere si accontentano delle precipitazioni, anche se possono necessitare di annaffiature in caso di prolungati periodi di siccità. Durante la stagione fredda non è necessario intervenire con le annaffiature.

Moltiplicazione: può essere effettuata prelevando talee di circa 8-10 cm dalle piante mature. Le talee dovranno essere piantate in una composta di sabbia e torba e collocate negli appositi cassoni da moltiplicazione. A radicazione avvenuta, le piantine verranno disposte in vasi del diametro di 8-10 cm.

La moltiplicazione può avvenire anche per seme. In questo caso è importante mantenere una temperatura di 18-20 °C. Una volta radicate, le piantine saranno rinvasate (vasi di circa 10 cm di diametro) così come è stato disposto per la moltiplicazione per talea. Alla fine dell’inverno (febbraio-marzo) è consigliabile la potatura della pianta; questa ripulirà la pianta da tutti i rami in eccesso, nonché dai rami periti a causa del gelo durante la stagione invernale.

Parassiti e Malattie: la malattia che con maggiore facilità colpisce la Passiflora è il Virus del mosaico del cetriolo; si tratta di una malattia che si manifesta in inverno e primavera e che colpisce, deformandole e macchiandole, le foglie della pianta.

In Italia, la specie più diffusa è la Passiflora Cerulea, che si caratterizza per i fiori di colori che variano dal bianco al celeste e dal celeste al rosso porpora; questi fiori, che possono raggiungere anche un diametro di 7 cm, compaiono per tutta l’estate da luglio alla fine di settembre.

Fitoterapia contro ansia e insonnia: la passiflora

Passiflora incarnata è un fitoterapico efficace come sedativo e calmante, che si rivela prezioso in tutte le situazioni di stress, nervosismo, ansia e insonnia.

La passiflora o fiore della passione (Passiflora incarnata) è uno dei fitoterapicipiù utilizzati nei disturbi della sfera nervosa e nelle principali manifestazioni dello stress: ansia, nervosismo, irritabilità, insonnia.

Il suggestivo nome volgare “fiore della passione“, termine con cui è conosciuta la passiflora fin dall’antichità, è legato alla Passione del Cristo: la corona del fiore simboleggia quella di spine, gli stigmi richiamano i tre chiodi, gli stami ricordano la spugna imbevuta di aceto, i cinque petali e i cinque sepali rappresentano i dieci apostoli.

Le proprietà sedative e ansiolitiche della passiflora, note da tempo, sono state confermate dalla moderna ricerca scientifica. Questo prodotto fitoterapicotrova quindi utile impiego in tutte le forme d’ansia e in ogni difficoltà del sonno (anche quelle provocate dalla menopausa e dalla depressione). La passiflora ha la capacità di rilassare e facilitare il riposo senza annebbiare la mente, né provocare sonnolenza durante il giorno.

Passiflora incarnata è un integratore fitoterapico sicuro e senza effetti collaterali. Trovate dosaggi e modalità d’impiego della passiflora nell’articolo La passiflora è utile negli stati d’ansia.

Come tutte le piante sedative e antiansia, la passiflora funziona meglio in abbinamento ad altri prodotti d’erboristeria dalle analoghe proprietà, come il gemmoderivato di tiglio, Nepeta cataria, l’escolzia, l’olio essenziale di lavanda, il biancospino, il papavero, la valeriana ecc.

Ottima risulta poi l’associazione di rimedi naturali per l’ansia e fiori di Bach, così come quella tra omeopatia e fitoterapia.

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