Piantaggine – Plantago lanceolata

La Plantago lanceolata è una pianta erbacea officinale spontanea, molto diffusa in Italia.

Morfologia 

Ha strette foglie lanceolate percorse da cinque nervature parallele. Dalla rosetta di foglie basali si innalza lo stelo scanalato con una spiga apicale con piccoli fiorellini e lunghi stami bianco giallastri raccolti in spighe. Raggiunge anche i 40 cm di altezza

Pianta completa

Habitat 

Cresce ovunque: prati, campi, strade, fino in collina.

Usi e proprietà 

Le foglie sono disponibili tutto l’anno e sono usate come radicchio, crude in insalata, oppure cotte come gli spinaci. Ha proprietà astringenti e veniva usata anticamente contro le infiammazioni come emorroidi e malattie dell’apparato respiratorio oppure veniva data ai giovani anemici. Come tutte le plantago possiede doti fortemente cicatrizzanti e difatti in erboristeria le foglie fresche, che contengono mucillatannino, minutamente tritate poste a contatto con una ferita tramite bendaggio favoriscono una rapida guarigione della ferita stessa e bloccano le emorragie. È consigliato l’uso contro le congiuntiviti e le infiammazioni palpebrali.[1]

Note^

 “Le piante medicinali”, di Roberto Michele Suozzi, Newton&Compton, Roma, 1994, pag.33

Cicatrizzante e Astringente La Piantaggine

La Piantaggine è una pianta con proprietà astringente e decisamente cicatrizzante. La Piantaggine trova impiego come rimedio naturaleper piaghe purulente, pustole lacerate e ulcere varicose. 

La piantaggine ha proprietà indicate anche per malattie della pelle ed è un ottimo rimedio in caso di emorragie nasali. La Piantaggine quando viene adoperata per uso interno ha un’efficace azione astringente eantiemorragica.

Una volta preparato un decotto di Piantaggine, lo si può bere in presenza di dissenteria, di alterazione del ciclo mestruale, di nefriticroniche. La Piantaggine si è rivelata utilissima per purificare ilsangue, fa bene a stomaco e polmoni, calma la tosse e rafforza l’organismo dei più giovani. Il decotto di Piantaggine è efficace in caso di mal di gola, raucedine e abbassamento di voce. Ottimo anche per febbre e infiammazione urogenitale e dell’apparato digerente.

Piantaggine

plantago major L., plantago minor Lanceolata

antinfiammatoria, astringente

Famiglia delle Plantaginacee,

E’ una delle piante usata nella formula di Rene Caisse – Essiac

Parti usate : si utilizzano le parti aeree : le foglie e i semi 

Componenti Piantaggine

iridoidi e composti fenolici, acidi fenolici, esteri eterosidici fenilpropanolici ( verbascoside, plantamajoside), mucillagine, iridoici (aucubina), flavonoidi, tannino, acido silicico, sali minerali, zinco, potassio, tracce di olio essenziale ( studi scarsi   sulla efficacia terapeutica)

Attività’ Piantaggine

astringente, antinfiammatoria, cicatrizzante, batteriostatica, diuretica espettorante, antiallergica

Proprietà’ Piantaggine

utile nelle infezioni urinarie, nella bronchite, nelle situazioni allergiche e infiammatorie

stesso impiego della Piantaggine Lamceolata

Uso esterno Piantaggine

floglosi delle mucose

Controindicazioni Piantaggine

non si segnalano effetti secondari

cautela in gravidanza e allattamento

Piantaggine, plantago lanceolata L., plantago minor, piantaggine Lanceolata

Famiglia delle Plantaginacee, diffusa in tutta Europa, le foglie sono erette a forma di lancia (lanceolate)

Parti usate : le parti aeree della pianta

Componenti Piantaggine Lanceolata

glucosidi iridoidici, aucubina ( effetto antistaminico e antiallergico), catalpolo, asperuloside, flavonoidi ( apigenina, luteolina, scutellarina), cumarina (esculatina), acidi fenolici, mucillagini, acidi  uronici, enzimi, acido silicico, sali minerali, zinco, potassio, tannino, acido clorogenetico

Gli iridoidi hanno attività antinfiammatoria, antimicrobica e antiallergica. Sembra che sia in grado di inibile lo Staphilococcus aureus.

L’aucubina presente nella foglia ha attività antiallergica, la pianta può trovare impiego dietro consiglio medico nella bronchite cronica asmatica

Le saponine  ed i flavonoidi coneriscono alla pianta attività diuretiche e blandamente sedative

Attività’ Piantaggine Lanceolata

espettorante, antiinfiammatoria, cicatrizzante

Proprietà’ Piantaggine Lanceolata

utile nel catarro delle vie aeree, nelle floglosi della mucosa orofaringea, nelle dermatosi, nelle ulcerazioni. Si utilizza essenzialmente  nelle situazioni infiammatorie e broncopolmonari per l’attività delle mucillagini sull’epitelio e per l’attività astringente dei tannini. Utile nelle forme reumatiche e per favorire la diuresi

Uso esterno Piantaggine Lanceolata

le foglie sono antinfiammatorie e antipruriginose, aiuta nelle congiutiviti, blefariti, acne rosacea, ulcere varicose e ferite Le foglie fresce sono di aiuto a lenire le punture delle api, vespe, calabroni e zanzare, e aneutralizzare l’effetto velenoso nel derma ( l’aucubina svolge una azione antistaminica e antiallergica)

Nota Piantaggine Lanceolata

L’allergia  alla Piantaggine è riferibile al polline e non alla pianta

Controindicazioni Piantaggine Lanceolata

non menzionate, cautela in gravidanza e allattamento

Frizioni oculari

Piantaggine Lanceolata, Meliloto, Centaurea

la Plantago Ovata è l’Ispagul e la Plantago psillium p lo Psillio le cui attività sono diverse tra di loro

Piantaggine – Plantago lanceolata 

Habitat: dal piano alle zone montane.

Ha effetti astringenti ed energicamente cicatrizzanti. Per questo la si usa nel trattamento delle ulcere varicose, delle pustole lacerate, delle ulcere scrofolose, delle piaghe purulente ed in talune malattie della pelle o nelle fastidiose e perduranti emorragie nasali. È sufficiente a questo scopo pulire bene le foglie, triturarle più o meno finemente a seconda dell’utilizzazione ed applicarle alla parte malata.

Per uso interno la piantaggine ha una decisa azione astringente ed antiemorragica. Il decotto, preparato con mezzo etto di foglie bollite in mezzo litro di acqua e preso in ragione di due bicchieri al giorno, serve egregiamente in caso di dissenteria, di enteriti diarroiche, di nefriti croniche, di metroraggie e di spostamenti dell’utero. è insuperabile per purificare il sangue, i polmoni e lo stomaco, per sedare la tosse, per tonificare i fanciulli gracili, essendo la piantaggine più attiva dello stesso olio di fegato di merluzzo. Un bicchierino al giorno di spremuta di foglie fresche di piantaggine servirà allo scopo. Per l’inverno la spremuta sarà sostituita dallo sciroppo ottenuto bollendo per tre ore tre o quattro abbondanti manciate di foglie di piantaggine, fresche o secche che siano, ed un pugno di bacche di ginepro in tre litri di acqua. Si filtra il liquido e lo si utilizza in ragione di due bicchierini al giorno. In caso di laringiti, tracheiti, abbassamento di voce, raucedine servono frequenti gargarismi con decotto di piantaggine. Lo stesso decotto servirà ancora nelle febbri intermittenti, malariche o maltesi, negli stati infiammatori dell’apparato digerente ed urogenitale. Per le frequenti infiammazioni agli occhi basterà bollire in un litro d’acqua una manciata di piantaggine ed una di petali di rose: frequenti lavande e impacchi calmeranno le più fastidiose infiammazioni.

Etimologia

Alcuni autori ritengono che il nome possa derivare dal termine latino “planta” per la somiglianza delle foglie con la pianta del piede.

Botanica

Famiglia: Plantaginaceae 

Descrizione: erba perenne, acaule, con foglie strette, lanceolate, più o meno erette. Gli scapi con cinque spigoli evidenti, terminano in una spiga, generalmente cilindrica, compattissima, con brattee brune. I fiori sono di colore rossiccio o bruno chiaro. Il frutto è una piccola pisside a 2 logge contenente un solo seme. 

Habitat: la Piantaggine viene coltivata in Europa, Asia, Africa settentrionale, Etiopia. In Italia è piuttosto comune allo stato spontaneo, soprattutto nei luoghi erbosi di pianura e bassa montagna.

Coltivazione: la coltivazione estensiva della Piantaggine richiede un’accurata preparazione del terreno che deve essere sufficientemente piano per consentire la raccolta a macchina delle foglie, che non sono più alte di 20 cm. La concimazione viene effettuata solo all’impianto tenendo conto delle esigenze di restituzione della sostanza organica al terreno. La propagazione avviene per seme.

Tempo di raccolta: le foglie si raccolgono quando sono ben sviluppate, da giugno ad agosto.

Parte utilizzata: foglie

Principi attivi

Aucubina (glucoside iridoide), mucillagini.

Modalità di azione

Attività: la Piantaggine ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, lenitive e disarrossanti. 

Avvertenze: la Piantaggine è considerata una droga sicura e l’utilizzo è indicato anche nei bambini.

Utilizzi

Impieghi: la Piantaggine è consigliata in caso di infiammazione della gola e delle vie respiratorie con secrezioni catarrali, in caso di bronchite e altri disturbi dell’apparato respiratorio.

Caratteristiche essenziali

Uso interno: infuso preparato con 4-6 g di droga o preparazioni equivalenti (sciroppi, estratti idroalcolici) ad un assunzione giornaliera di aucubina di 0,4 – 1mg. 

Uso esterno: l’infuso o il decotto vengono utilizzati per impacchi nelle infiammazioni della pelle e delle mucose.

Uso cosmetico: gli estratti di Piantaggine possiedono spiccate proprietà idratanti cutanee e vengono impiegate in maschere e creme per normalizzare le pelli secche e parzialmente disidratate.

Storia e leggende

Già Alessandro Magno e lo storico e medico Dioscoride attribuivano alla Piantaggine grandi poteri curativi. Più tardi la Pian-taggine fu una delle nove erbe sacre degli Anglosassoni, che la usavano come rimedio universale in caso di febbre, dolori ai reni, morsi velenosi, emorroidi, ulcere, ferite e molti altri mali. Secondo la tradizione nordica la Piantaggine rappresentava uno spirito posto a controllare l’ingresso al regno di Hel, la dea della morte. In tutta Europa questa specie apparentemente di poco conto fu ritenuta preziosa per curare diverse malattie e disturbi: nella cultura popolare le foglie pestate di Piantaggine o il loro succo, erano un rimedio molto utilizzato in caso di ustioni, ferite, gonfiori e punture di insetti. L’infuso veniva utilizzato in caso di emorragie nasali, debolezza di vescica e per alleviare gastriti, diarree croniche, asma, pertosse, emorroidi. Le foglie fresche di Piantaggine, ricche di mucillagini e tannini, venivano impiegate per il loro effetto antidiarroico e antinfiammatorio.

Iscriviti a Ricettiamo

Non inviamo spam!
Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

(Visited 293 times, 1 visits today)
PiantagginePlantago lanceolata