Pungitopo – Ruscus aculeatus L.
Pungitopo - Ruscus aculeatus L.

Il Pungitopo è un cespuglio alto fino a 80 cm circa, comune nei boschi fino a 800 metri circa.
Famiglia: Liliaceae
Genere: Ruscus
Specie: R. aculeatusL.
Altri nomi comuni: Pugnitopo, Piccasorci, Asparago pazzo, Erba cocca, Linguetta, Spinapruci, Sparaciu tronu.
Generalità
Pianta rinomata per le proprietà astringenti e diuretiche, il pungitopo viene considerato il parente selvatico dell’asparago comune, con cui condivide alcune utilizzazioni culinarie.
Viene coltivato come pianta ornamentale soprattutto come decorazione durante le feste natalizie.
Caratteri botanici
Presenta un rizoma strisciante; i fusti sono eretti e di colore verde-scuro, legnosetti e striati, con cladodi da lanceolati ad ovato-acuminati (lunghi 2-3 cm), con acuta spina apicale.
I fiori sono singoli, portati dai cladodi, subsessili, con bratteola alla base. I frutti sono bacche sferiche o subsferiche.
Proprietà terapeutiche
Vengono utilizzati i germogli (raccolti da marzo a maggio) e le radici (raccolte tra settembre e novembre). Il rizoma viene pulito ed essiccato al sole; i germogli si utilizzano in cucina solo freschi, dopo essere stati lessati e vengono consumati in insalate o nella preparazione di minestre. Il decotto e la tintura delle radici vengono impiegati nella cura delle emorroidi e contro il gonfiore delle gambe (uso esterno). Il decotto di rizoma viene impiegato come astringete e diuretico.
Caratteristiche: è un cespuglio sempreverde che raggiunge un’altezza compresa tra i 30 e 100 centimetri. Le parti a forma di foglia, coriacee e fornite di una spina alla sommità, sono in realtà i rami e si chiamano cladodi, mentre le vere foglie sono le minuscole brattee che si trovano alla base dei cladodi. I fiori, piccoli e verdi, larghi 3 millimetri, sbocciano al centro dei cladodi, sulla parte superiore, dove si formano infine i frutti, tonde bacche rosse che maturano in inverno.
Periodo di fioritura: primavera
Habitat: cresce in Europa centrale e meridionale su dirupi aridi e sassosi, luoghi boschivi (soprattutto querceti e faggeti) e macchia; predilige le zone calde e i terreni calcarei; sporadica.
Curiosità: viene usato per ornamento. La trasformazione dei rami e la riduzione delle foglie a piccole brattee sono dovute all’adattamento ad un clima secco. I semi torrefatti, sono stati usati in passato come succedaneo del caffè.
Nel Medioevo il pungitopo veniva usato per scacciare i topi dalle cantine; da qui il nome.
Proprietà officinali: Le radici del pungitopo vengono raccolte tra settembre e novembre, il rizoma viene pulito ed essiccato al sole. La radice e il rizoma del pungitopo contengono saponine steroidi, dall’azione vasocostrittrice e antinfiammatoria, e rutina, che ha azione protettiva dei capillari. Il rizoma è proteico e diuretico; viene usato per combattere le emorroidi e contro il gonfiore delle gambe.
Dal nome scientifico Ruscus Aculeatus L. ha diverse proprietà officinali ed è usato per curare: calcoli alla vescica, ritenzione d’orina e febbre.
Componenti attivi del Pungitopo: sali di potassio, calcio, olio essenziale, resina, saponina.
Parti utilizzate: rizoma, radice e foglie (in primavera).
Pianta perenne dal ceppo strisciante e sotterraneo, con fusto verde ed eretto, ramoso in cima. e le foglie sono alterne e coriacee e terminano con una spina.
Pungitopo
I fiori sono di colore giallastro. Il frutto è una bacca rotonda. Fiorisce in primavera e si riproduce per divisione dei cespi e per seme.
Per i calcoli alla vescica
- Pozione: cuocere 30 gr di radice ed aggiungere a 1 litro di succo di limone. Filtrare il composto e somministrarne due bicchierini al giorno debitamente distanziati.
Per la ritenzione d’orina
- Macerazione diuretica: versare in una bottiglia 1 litro di succo di limone; aggiungere 80 gr di radice di pungitopo. Lasciare macerare il tutto per una notte, agitando la bottiglia di tanto in tanto. Filtrare travasando il liquido in un flacone pulito. Prenderne in bicchierini due volte al giorno.
Per la febbre
- Tisana: versare mezzo litro di acqua bollente sopra 50 gr di radici di pungitopo; coprire, lasciare riposare 10 minuti e poi filtrare. Prenderne due tazze al giorno.
Parti utilizzate:
rizoma e radici.
Attività: vasocostrittrice, antiinfiammatoria, antiedematosa, diuretica.
Uso interno: varici, emorroidi, cistiti, calcolosi renali, reumatismi, gotta, ritenzione idrica, ipertensione.
Uso esterno: per geloni e cellulite.
Proprietà ed indicazioni terapeutiche confermate da ricerche scientifiche
Parti utilizzate:
rizoma e radici.
Composizione chimica: saponine steroidee, glucosidi (ruscosidi), agliconi (ruscogenine), flavonoidi (rutina).
Attività: antiinfiammatoria, antiedematosa, vasocostrittrice.
Uso interno: insufficienza veno-linfatica (varici, pesantezza alle gambe), tromboflebiti, emorroidi cellulite
Uso esterno: cellulite, emorroidi.
Altri usi
In cosmesi, in creme per la cellulite e per in fiale per la caduta dei capelli. In cucina: i germogli vengono usati per minestre, frittate e insalate.
Altre notizie
Il nome deriva dal fatto che veniva posto attorno alle scorte alimentari per difenderle dai topi.
Avvertenze:
Interagisce con glucosidi cardioattivi(digitale), antiaritmici e beta-bloccanti. Controindicato in gravidanza