Salvastrella – Sanguisorba officinalis L
Salvastrella - Sanguisorba officinalis L

Pianta erbacea perenne originaria del Nord Europa, Nord America e Asia settentrionale. In Italia si trova facilmente nel Settentrione
Famiglia: Rosaceae
Specie: Sanguisorba officinalis L.
Sinonimo: Poterium officinale A. Gray
Altri nomi comuni: Pimpinella, Meloncello.
Generalità
più rara al Sud e assente nelle isole. Cresce nelle zone umide e ricche di sostanza organica dal piano fino a più di 2.000 metri.
Caratteri botanici
Pianta rizomatosa co fusti eretti alti fino a 1 metro. Le foglie sono imparipennate con 5-9 foglioline ovali o allungate, con margine seghettato. I fiori, minuti e privi di petali, sono riuniti in capolini ovali rosso-bruni all’apice dei fusti.
Coltivazione
Può essere riprodotta per seme o divisione dei rizomi.
Raccolta e conservazione
Raccogliere le foglie e utilizzarle fresche o essiccate in luogo ombroso e ventilato.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Le foglie (dal leggero sapore di cetriolo) si possono usare per insaporire insalate, minestre, verdure cotte e formaggi molli. Specie simile (impiegato allo stesso modo in cucina) è Sanguisorba minor.
Proprietà terapeutiche: astringenti, toniche, aperitive, digestive.
“L’insalata non è bella se non c’è la salvastrella”.
Questa erba oltre ad avere la fama di ottima insalata, ha quella più antica di antiemorragico, da qui il nome latino di assorbente del sangue. Questa pianticella perenne comune nei prati e ai bordi delle strade di campagna predilige luoghi asciutti.
Uso
E’ un’erba diuretica e rinfrescante che non deve mai mancare nelle insalate miste primaverili. Si pensava che avesse anche poteri magici, la sua radice portata a contatto della carne preservava dal contagio della peste.
La Salvastrella, nota anche come Pimpinella o Meloncello, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’emisfero settentrionale, sebbene abbia trovato ampia diffusione anche in zone più prossime all’equatore.
E’ caratterizzata da foglie imparipennate, riunite in rosetta, con margine dentellato e colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore.
I fiori sono rappresentati da acheni di colore rosso o verde, riuniti in spighe e privi di petali.
Allo stato spontaneo cresce più facilmente su terreni ricchi di calcare ad altitudini variabili tra il livello del mare ed i 1.300 metri, mentre in alta montagna non riesce ad attecchire.
Volendo, la si può anche coltivare, seminandola o intervenendo per divisione di rizomi, purché si assicuri alla pianta una posizione soleggiata ed un irrigazione regolare, senza ristagni idrici.
Come detto, la Salvastrella è una pianta aromatica, utilizzata dunque per lo più a scopo alimentare, mentre dal punto di vista ornamentale la sua coltivazione è di scarsa importanza. Le sue foglie vanno raccolte nelle ore più calde della giornata e poi consumate fresche o essiccate, lasciandole asciugare in un luogo ombreggiato e ventilato.
Sia secche che fresche, comunque, le foglie vengono utilizzate per condire insalate, insaporire minestre e zuppe, e per regalare un tocco di sapore ad alcuni tipi di formaggi, grazie al loro gusto particolare molto simile a quello del cetriolo.
Ma la Salvastrella è particolarmente apprezzata anche per le sue proprietà officinali ed usata sia nella medicina tradizionale che in quella fai da te.
Le sue foglie, opportunamente trattate, infatti, sono considerate un ottimo astringente, tonico, aperitivo e digestivo e quindi usate nella preparazione di decotti ed infusi. Ha inoltre riconosciute proprietà lenitive e detergenti in caso di pelle secca o infiammata a causa, ad esempio, degli agenti atmosferici avversi.
Insomma, potrà pure sembrare insignificante, ma una piantina di Salvastrella non può proprio mancare nel nostro giardino.
La salvastrella, denominata anche pimpinella, appartiene alla famiglia delle Rosacee, al genere Sanguisorba ed alla specie officinalis.
È una pianta erbacea perenne, alta 60-100cm e larga 30cm, con un portamento eretto, fusti sottili, lisci, striati e rossastri; la radice è un lungo rizoma dalla consistenza fibrosa, ramificato e di colore scuro.
Le foglie sono sempreverdi, provviste di picciolo, con bordi seghettati, di un colore verde tendente al blu superiormente e verde chiaro sulla pagina inferiore; sul germoglio lungo 10-20cm si dispongono in maniera opposta a due a due con una singola foglia apicale.
I fiori sono privi di petali e riuniti in capolini rosso-violacei aventi una forma ovale o tondeggiante e localizzati all’apice degli steli, all’estremità basale del capolino si trovano i fiori maschili, a quella opposta i fiori femminili e nella porzione mediana vi sono i fiori ermafroditi.
La fioritura si verifica a fine primavera-inizio estate, a partire da maggio fino a luglio.
I frutti sono degli acheni contenenti dei minuscoli semi.
Le parti di pianta maggiormente utilizzate sono le foglie, il cui gusto assomiglia a quello del cetriolo, e le radici.
Clima e terreno
La pimpinella preferisce i climi temperati freddi, caratterizzati da inverni rigidi in quanto è in grado di resistere a temperature di parecchi gradi al di sotto dello zero. Le esposizioni migliori sono gli ambienti completamente soleggiati, però cresce bene anche in aree parzialmente ombreggiate.
La salvastrella predilige i terreni sciolti, di medio impasto, freschi, umidi, calcarei, con un buon contenuto di sostanza organica e ben drenati, però vegeta bene anche su suoli poveri e rocciosi mentre rifugge quelli troppo compatti in quanto risultano soggetti ai ristagni idrici. È una specie originaria di Europa, Asia ed America settentrionale, cresce allo stato spontaneo principalmente nei prati; nel nostro Paese è diffusa nelle regioni settentrionali, soprattutto nei prati e pascoli alpini, infatti può spingersi fino ad un’altitudine di 2000 m.
Propagazione
La salvastrella si moltiplica per seme e per divisione di cespi. La semina può essere effettuata direttamente in piena terra a fine inverno-inizio primavera oppure in semenzaio in autunno o in primavera.
Nel secondo caso i semi si mettono in contenitori con un substrato leggero e fertile che deve essere inumidito, in seguito vanno mantenuti al buio per favorire la germinazione, mentre all’emergenza delle piantine, si aumenta la luminosità; nella primavera o nell’autunno successivi le piantine sono pronte ad essere trapiantate. La divisione dei cespi consiste nel prelevare delle piccole porzioni di rizoma, provviste di almeno una gemma, mettendole a dimora in piena terra in autunno o in primavera.
Tecniche di coltivazione
La pimpinella si coltiva negli orti e nei giardini famigliari ed in pieno campo per la produzione di foraggio, quest’ultimo caso è frequente in Germania. Le distanze d’impianto tra le file sono di 30 cm e sulla fila di 15-20 cm, con una densità di 16-22 piante/mq. Il controllo delle infestanti negli orti famigliari si esegue mediante delle scerbature manuali, mentre in pieno campo vengono fatte delle sarchiature tra le file. La concimazione generalmente si esegue soltanto durante la preparazione del letto di semina somministrando del letame maturo.
Negli orti famigliari si procede all’eliminazione dei capolini alla loro comparsa in modo da ottenere una maggior produzione di foglie. Durante l’estate in assenza di precipitazioni si ricorre all’irrigazione, lasciando asciugare il terreno tra un intervento e l’altro. La salvastrella è una pianta poco soggetta agli attacchi dei parassiti, i più pericolosi sono i marciumi radicali, che si instaurano in condizioni di ristagni idrici.
Raccolta
I germogli vengono raccolti di solito durante la primavera; essendo una pianta sempreverde ed utilizzata prevalentemente allo stato fresco si raccoglie anche in altri periodi dell’anno. Il rizoma viene prelevato ad autunno a partire dal secondo anno di coltivazione, in seguito si ripulisce e viene posta ad essiccare in ambiente riparato dalla luce, asciutto e con una buona circolazione d’aria.
Nel caso di una coltivazione in pieno campo per la produzione di foraggio viene raccolta la pianta intera eseguendo degli sfalci poco al di sopra del colletto.
Proprietà ed utilizzo
La salvastrella possiede proprietà antiinfiammatorie, digestive, toniche, aperitive ed emostatiche.
Le radici sono ampiamente utilizzate per la preparazione di decotti molto utili per contrastare le emorroidi, mentre con le foglie fresche si preparano degli infusi utili come lenitivo per la pelle secca, contro le scottature, per medicare piaghe ed ulcere.
In cucina le foglie fresche si impiegano per guarnire insalate miste, per aromatizzare minestroni, formaggi, zuppe e verdure cotte ed entrano nella preparazione di salse e macedonie.