Vino come si fa dove lo fanno bianchi rossi spumanti

Vino come si fa dove lo fanno bianchi rossi spumanti

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Vino

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Regione Docg Doc Vitigni Autoctoni Sottozone
Piemonte 16) Alta Langa, Asti, Barbaresco, Barbera d’Asti, Barbera del Monferrato Superiore, Barolo, Brachetto, Dolcetto di Dogliani Superiore, Dolcetto di Ovada Superiore, (2010) Dolcetto di Diano d’Alba, Gavi, Erbaluce di Caluso, Ghemme, Gattinara, Roero, Ruchè di Castagnole Monferrato. Alba, Albugnano, Alba, Albugnano, Barbera d’Alba, Barbera del Monferrato, Boca Bramaterra , Calosso , Canavese , Carema , Cisterna d’Asti , Colli Tortonesi , Collina Torinese , Colline Novaresi , Colline Saluzzesi , Cortese dell’Alto Monferrato , Coste della Sesia , Dolcetto d’Acqui , Dolcetto d’Alba , Dolcetto d’Asti , Dolcetto delle Langhe Monregalesi , Dolcetto di Dogliani , Dolcetto di Ovada , Fara , Freisa d’Asti , Freisa di Chieri , Gabiano , Grignolino d’Asti , Grignolino del Monferrato Canavese , Langhe , Lessona , Loazzolo , Malvasia di Casorzo o Casorzo , Malvasia di Castelnuovo Don Bosco , Monferrato , Nebbiolo d’Alba , Piemonte , Pinerolese , Rubino di Cantavenna , Sizzano , Strevi , Terre Alfieri , Valli Ossolane , Valsusa , Verduno Pelaverga o Verduno

 

Bianchi: Arneis,  Cortese, Erbaluce, Timorasso

Rossi: Brachetto, Dolcetto, Freisa, Grignolino, Nebbiolo, Pelaverga, Ruchè

Barolo Docg

(15 sottozone)  Bricco Boschis, Brunate, Bussia, Cannubi, Cerequio, Fiasc, Gabutti, Gattera, La Rosa, Monvigliero, Pianpolvere, Pra di Po’, Ravera, Roncaglie, Vigna Rionda

Veneto               Docg Doc Vitigni Autoctoni Sottozone
(14) Amarone della Valpolicella, Bagnoli Friularo, Bardolino Superiore, Colli Asolani – Prosecco o Asolo – Prosecco, Colli di Conegliano, Colli Euganei Fior d’Arancio, Conegliano Valdobbiadene – Prosecco, Lison, Montello Rosso, Piave Malanotte, Recioto della Valpolicella, Recioto di Gambellara, Recioto di Soave, Soave Superiore

 

Arcole, Bagnoli di Sopra o Bagnoli, Bardolino, Bianco di Custoza o Custoza, Breganze, Colli Berici, Colli di Conegliano, Colli Euganei, Corti Benedettine del Padovano, Gambellara, Garda, Lison-Pramaggiore, Lugana, Merlara, Montello – Colli Asolani, Monti Lessini o Lessini, Piave o Vini del Piave, Prosecco, Riviera del Brenta, San Martino della Battaglia, Soave, Valdadige – Etschtaler, Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Vicenza Bianchi: Garganega, Pinella, Prosecco, Trebbiano di Soave, Vespaiola

Rossi: Corvina, Molinara, Raboso Piave,Rondinella

Toscana Docg Doc  Vitigni Autoctoni  Sottozone
11) Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti Classico, Chianti, Elba Aleatico Passito, Montecucco Sangiovese, Morellino di Scansano, Suvereto, Rosso di Val di Cornia, Vernaccia di San Gimignano, Vino Nobile di Montepulciano Vin Santo di Montepulciano , Vin Santo del Chianti Classico , Vin Santo del Chianti , Valdinievole , Valdichiana , Val di Cornia , Val d’Arbia , Terre di Casole , Terratico di Bibbona , Sovana , Sant’Antimo , San Gimignano , Rosso di Montepulciano , Rosso di Montalcino , Pietraviva , Pomino , Parrina , Orcia , Moscadello di Montalcino , Montescudaio , Monteregio di Massa Marittima , Montecucco , Montecarlo , Grance Senesi , Elba , Cortona , Colline Lucchesi , Colli di Luni (I), Colli dell’Etruria Centrale , Capalbio , Candia dei Colli Apuani , Bolgheri , Bianco Pisano di San Torpè , Bianco di Pitigliano , Bianco dell’Empolese , Barco Reale di Carmignano o Rosato di Carmignano o Vin Santo di Carmignano o Vin Santo di Carmignano Ansonica Costa dell’Argentario

 

Bianchi:Trebbiano Toscano, Vernaccia di San Gimignano

Rossi:Canaiolo Nero, Sangiovese

Chianti Docg: (8 sottozone) Colli Aretini, Colli Senesi, Colline Pisane, Colli Fiorentini, Montalbano, Montespertoli, Rufina
Lombardia Docg    Doc Vitigni Autoctoni  Sottozone
5) Franciacorta, Moscato di Scanzo, Oltrepò Pavese Metodo Classico, Valtellina Superiore, Sforzato di Valtellina Bonarda dell’Oltrepò Pavese , Botticino , Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese , Capriano del Colle , Casteggio , Cellatica , Curtefranca , Garda Garda Colli Mantovani , Lambrusco Mantovano , Lugana (I), Oltrepò Pavese , Oltrepò Pavese Pinot Grigio , Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese , Riviera del Garda Bresciano , San Colombano al Lambro , Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese , Valcalepio , San Martino della Battaglia (I), Valtellina Rosso

 

Bianchi: Manzoni Bianco, Riesling, Trebbiano di Soave

Rossi: Chiavennasca (Nebbiolo), Croatina, Barbera

Docg Valtellina Superiore:  Grumello, Inferno, Sassella, Maroggia, Valgella
 Marche Docg    Doc   Vitigni Autoctoni Sottozone 
5) Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona,  Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, Lacrima di Morro d’Alba, Offida, Pergola, Rosso Conero, Rosso Piceno,  San Ginesio, Serrapetrona, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Verdicchio di Matelica

 

Bianchi: Bianchello, Passerina, Pecorino, Verdicchio

Rossi: Lacrima, Sangiovese, Montepulciano, Vernaccia Nera

Campania Docg    Doc   Vitigni Autoctoni Sottozone 
(4) Aglianico del Taburno, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Taurasi Aversa , Campi Flegrei , Capri , Castel San Lorenzo , Cilento , Costa d’Amalfi , Falerno del Massico , Galluccio , Guardia Sanframondi o Guardiolo , Irpinia , Ischia , Penisola Sorrentina , Sannio , Sant’Agata de’ Goti , Solopaca , Vesuvio

 

Bianchi: Asprinio, Biancolella, Coda di Volpe, Falanghina, Fiano, Forastera, Ginestra, Greco, Pallagrello Bianco, Ripoli

Rossi: Aglianico, Pallagrello Rosso, Piedirosso, Sciascinoso

Doc Costa d’ Amalfi:Tramonti, Furore, Ravello

Doc Penisola Sorrentina:Gragnano, Lettere, Sorrento

Friuli Docg  Doc  Vitigni Autoctoni  Sottozone 
(4) Colli Orientali del Friuli Picolit, Lison, Ramandolo, Rosazzo Carso , Colli Orientali del Friuli , Collio Goriziano o Collio , Friuli-Aquileia , Friuli-Annia , Friuli-Grave , Friuli-Isonzo , Friuli-Latisana , Lison Pramaggiore (I) , Prosecco (I) Bianchi: Malvasia Istriana, Picolit, Ribolla Gialla, Verduzzo Friulano, Vitoska

Rossi: Marzemino, Pignolo, Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino (Ribolla Nera), Terrano, Tezzelenghe

 

Lazio Docg    Doc Vitigni Autoctoni  Sottozone 
(3) Cannellino di Frascati, Cesanese del Piglio, Frascati Superiore Aleatico di Gradoli , Aprilia , Atina , Bianco Capena , Castelli Romani , Cerveteri , Cesanese di Affile , Cesanese di Olevano Romano , Circeo , Colli Albani , Colli della Sabina , Colli Etruschi Viterbesi , Colli Lanuvini , Cori , Est! Est!! Est!!! di Montefiascone , Frascati , Genazzano , Marino , Montecompatri-Colonna , Moscato di Terracina , Nettuno , Orvieto (I) , Tarquinia , Velletri , Vignanello , Zagarolo

 

Bianchi: Bellone, Bombino bianco, Malvasia bianca di Candia, Malvasia del Lazio puntinata

Rossi: Aleatico, Cesanese, Cesanese di Affile, Ciliegiolo, Sangiovese

Emilia Romagna Docg  Doc    Vitigni Autoctoni Sottozone 
(2) Albana di Romagna, Colli Bolognesi Classico Pignoletto Bosco Eliceo , Cagnina di Romagna , Colli Bolognesi, Colli di Faenza , Colli d’Imola , Colli di Parma , Colli di Rimini , Colli di Romagna Centrale , Colli di Scandiano e di Canossa , Colli Piacentini , Gutturnio , Lambrusco di Sorbara , Lambrusco Grasparossa di Castelvetro , Lambrusco Salamino di Santa Croce , Modena , Ortrugo , Pagadebit di Romagna , Reggiano , Reno , Romagna Albana Spumante , Sangiovese di Romagna , Trebbiano di Romagna

 

Bianchi: Albana, Bombino Bianco, Ortrugo, Pignoletto, Trebbiano di Romagna

Rossi: Croatina, Lambrusco, Sangiovese

Doc Colli Bolognesi: (7 sottozone) Colline di Oliveto, Colline di Riosto, Colline Marconiane, Monte San Pietro, Serravalle, Terre diMontebudello, Zola Pedrosa
Umbria Docg  Doc  Vitigni Autoctoni    Sottozone
(2)  Sagrantino di Montefalco, Torgiano Riserva Assisi, Colli Altotiberini |Amerini | Martani | Perugini, del Trasimeno , Lago di Corbara, Montefalco, Orvieto (I), Orvietano Rosso,Torgiano, Todi

 

Bianchi: Grechetto

Rossi: Sagrantino, Sangiovese

Abruzzo Docg    Doc Vitigni Autoctoni    Sottozone
(1)  Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Abruzzo (8/2010), Cerasuolo d’Abruzzo (10/2010) , Controguerra, Montepulciano d’Abruzzo, Terre Tollesi o Tullum, , Trebbiano d’Abruzzo Bianchi: Passerina, Pecorino, Trebbiano d’Abruzzo

Rossi: Montepulciano

Doc Montepulciano d’Abruzzo: Terre di Casauria, Terre dei Vestini, Colline Teramane (docg)

 

Basilicata Docg    Doc Vitigni Autoctoni    Sottozone
(1)  Aglianico del Vulture Superiore (8/2010) Aglianico del Vulture, Grottino di Roccanova, Matera, Terre dell’Alta Val D’Agri Bianchi: Greco Bianco, Malvasia Bianca di Basilicata

Rossi: Aglianico, Malvasia Nera di Basilicata

 

Liguria Docg    Doc   Vitigni Autoctoni Sottozone 
Albenga, Colli di Luni (I), CinqueTerre, Cinqueterre Sciachetrà, Colline di Levanto, Golfo del Tigullio, Pornassio (Ormeasco di Pornassio),  Rossese di DolceAcqua, Riviera Ligure di Ponente, Val Polcevera

 

Bianchi: Bosco, Albarola, Pigato, Vermentino

Rossi: Rossese

Doc Cinqueterre: Costa de Sera, Costa da Posa, Costa de Campu

Doc Val Polcevera:Val Polcevera Coronata

Puglia Docg    Doc   Vitigni Autoctoni   Sottozone
(4) Castel del Monte Bombino nero, Castel del Monte Nero di Troia Riserva, Castel del Monte Rosso Riserva, Primitivo di Manduria dolce naturale Aleatico di Puglia , Brindisi , Alezio , Cacc’e Mmitte di Lucera , Castel Del Monte , Colline Joniche Tarantine , Copertino , Galatina , Gioia del Colle , Gravina , Leverano , Lizzano , Locorotondo , Martina Franca o Martina , Matino , Moscato di Trani , Nardò , Orta Nova , Ostuni , Primitivo di Manduria , Rosso Barletta , Rosso Canosa , Rosso di Cerignola , Salice Salentino , San Severo , Squinzano di Puglia

 

Bianchi: Bianco d’Alessano, Bombino, Fiano Minutolo, Greco Bianco, Malvasia, Verdeca

Rossi: Malvasia Nera di Brindisi, Negroamaro,  Primitivo, Uva di Troia

Trentino Alto Adige Docg    Doc   Vitigni Autoctoni   Sottozone
Alto Adige: Alto Adige, Lago di Caldaro (Caldaro),  Valdadige

Trentino: Casteller, Lago di Caldaro (Caldaro),  Teroldego Rotaliano,  Trentino, Trentino Sup., Trento, Valdadige, Valdadige Terradeiforti

 

Bianchi: Muller Thurgau, Kerner, Sylvaner, Riesling, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Traminer Aromatico, Veltliner

Rossi: Lagrein, Marzemino, Merlot, Schiava, Teroldego

Doc Alto Adige: Colli di Bolzano, Santa Maddalena, Terlano, Valle Isarco, Val Venosta
Calabria Docg   Doc   Vitigni Autoctoni Sottozone 
Bivongi, Cirò, Donnici, Greco di Bianco, Lamezia, Melissa, Pollino, Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto, San Vito, Savuto, Scaviglia, Verbicaro

 

Bianchi: Greco Bianco, Malvasia Bianca

Rossi: Gaglioppo, Greco Nero, Malvasia Nera, Nerello Cappuccio, Nerello Mascalese

Molise Docg  Doc  Vitigni Autoctoni   Sottozone
Biferno, Isernia, Pentro

 

Bianchi: Bombino Bianco, Trebbiano Toscano

Rossi: Montepulciano, Sangiovese

 

Sicilia Docg  Doc    Vitigni Autoctoni   Sottozone
(1)  Cerasuolo di Vittoria Alcamo ,  Contessa Entellina , Contea di Sclafani , Delia Nivolelli, , Etna , Erice ,  Eloro, Faro, Moscato di Siracusa , Moscato di Pantelleria, Passito di Pantelleria e Pantelleria , Monreale , Menfi , Marsala , Mamertino di Milazzo o Mamertino , Malvasia delle Lipari, Noto, Salaparuta, Sciacca , Santa Margherita di Belice , Sambuca di Sicilia, Riesi, Vittoria

 

Bianchi: Catarratto, Damaschino, Inzolia, Zibibbo

Rossi: Calabrese, Frappato, Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio

Sardegna Docg   Doc Vitigni Autoctoni  Sottozone
(1)  Vermentino di Gallura Vernaccia di Oristano , Vermentino di Sardegna , Sardegna Semidano , Nuragus di Cagliari , Nasco di Cagliari , Moscato di Sorso-Sennori o Moscato di Sorso o Moscato di Sennori , Moscato di Sardegna – Spumante , Moscato di Cagliari , Monica di Sardegna , Monica di Cagliari , Mandrolisai , Malvasia di Cagliari , Malvasia di Bosa , Girò di Cagliari , Carignano del Sulcis , Cannonau di Sardegna , Campidano di Terralba o Terralba , Arborea , Alghero

 

Bianchi: Torbato, Vermentino di Sardegna, Vernaccia di Oristano

Rossi: Cannonau, Carignano, Girò

Valle d’Aosta Docg  Doc  Vitigni Autoctoni  Sottozone 
Valle d’Aosta

 

Bianchi: Priè Blanc, Moscato Bianco

Rossi: Fumin, Gamay, Nebbiolo, Petit Rouge, Pinot Noir, Priè rouge

Doc Valle d’Aosta: Blanc de Morgex et de La Salle, Enfer d’Arvier, Torrette, Nus, Chambave, Arnad-Montjovet, Donnas

 

 

 

 

 

 

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Servire il Vino in Tavola

La bottiglia si porta ai commensali integra non stappata.

Stappare la bottiglia, annusare il tappo, versare in un calice una piccola quantità di vino, assaggiarlo per verificare che non abbia difetti.

Servire gli ospiti partendo dalla signora più anziana per passare alla più giovane, la stessa regola vale per gli uomini.

Il vino rosso non deve occupare più di un terzo della capacità del calice, ciò permette al vino di raggiungere la temperatura ideale ed a ossigenarsi.

Il vino bianco non deve superare la metà del calice, lasciare il vino bianco in bottiglia e nel secchiello del ghiaccio piuttosto che rimanga a scaldarsi nel bicchiere.

Il vino si versa con la mano destra, impugnando la bottiglia con l’intero palmo della mano.

Nel versare evitare di appoggiare la bocca della bottiglia sul bordo del bicchiere, a fine azione, far ruotare la bottiglia in senso orario per evitare di far cadere la goccia.

Dopo la mescita il vino rosso va posto al centro del tavolo, il vino bianco nell’apposito secchiello, contenente ghiaccio e acqua,  posto al centro del tavolo o sull’apposito porta secchiello.

Le temperature dei vini

Bianchi abboccati o dolci, aromatici 8°-9°C

Bianchi strutturati, moderatamente invecchiati, morbidi e poveri di acidità 10°C

Bianchi giovani e ricchi di acidità 12°C

Rosati strutturati, leggermente alcolici, morbidi, o poveri di acidità 12°C

Rosati freschi e vivaci 14°C

Rossi poveri di tannino o frizzanti o aromatici 15°- 16°C

Rossi di breve invecchiamento, morbidi o vellutati 18°C

Rossi leggermente astringenti 18°- 20°C

Grandi Rossi invecchiati ed austeri 20°- 22°C

Spumanti secchi o Brut da aperitivo o da antipasti 7°-8°C

Spumanti strutturati da tutto pasto 9°C°

Spumanti abboccati o dolci o aromatici 7°- 8°C

Storia del Vino

Molti studiosi affermano che la vite sia originaria dell’India e che nel terzo millennio a. c. si sia diffusa prima in Asia ed in seguito nel bacino del Mediterraneo e nella “mezzaluna fertile”, area limitrofa al corso del Tigri ed Eufrate, ( antica Mesopotamia, oggi Armenia), madre dei cereali e della scoperta dei processi fermentativi da cui discendono il pane , il formaggio e le bevande euforizzanti così come le conosciamo oggi.

Alcuni geroglifici Egiziani risalenti al 2500 a. c. d

escrivono già alcuni tipi di vino.

Nel corredo funebre del Faraone Tutankamon (1339 a. c. ) erano incluse anfore contenenti vino con riportata la zona di provenienza, l’annata ed il produttore.

Dall’Egitto la pratica della vinificazione si diffuse presso gli Ebrei, gli Arabi ed i Greci.

Nel cuore del mediterraneo la vite iniziava dalla Sicilia il suo viaggio verso l’Europa, diffondendosi prima presso i Sabini e poi presso gli Etruschi i quali divennero abili coltivatori e vinificatori ed allargarono la coltivazione dell’uva dalla Campania sino alla Pianura Padana.

Gli antichi Romani diedero molta importanza alla vinificazione e diffusero la vite in tutte le Province dell’Impero.

Tra l’ 800 ed il 1400 d.c. con la diffusione dell’Islamismo e la conseguente messa al bando della viticultura in tutti i territori occupati segna un periodo buio per il vino.

Furono i monaci e le comunità ebraiche a continuare, quasi clandestinamente, la viticultura e la vinificazione per produrre vini da usare nei riti religiosi.

Il Rinascimento restituì al vino il ruolo da protagonista nella cultura occidentale.

Nel xvii secolo si affinò l’arte dei bottai, le bottiglie divennero meno costose, si diffusero i tappi di sughero e tutto ciò contribuì la conservazione ed il trasporto del vino favorendone il commercio.

Il xix si consolida la posizione che il vino occupa nella civiltà occidentale.

Nel 1866 L. pasteur nel suo scritto “ Etudes sur le vin “ afferma che il vino è la più salutare ed igienica di tutte delle bevande.

Sono passati circa 150 dai primi studi di Pasteur ed il tempo non lo ha ancora smentito, ad oggi non è stato mai isolato un agente patogeno per l’uomo che si origini dal vino.

 

 

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Denominazione del Vino 

Vino rosso, bianco, rosè.

Vino da taglio, da pasto, da dessert.

Vino secco, asciutto, austero, dolce, abboccato, amabile.

Vino nuovo: prodotto nell’anno.

Vino vecchio: di almeno 2 anni.

Vino d’annata: imbottigliato in un anno nel quale la produzione è stata particolarmente ricca o pregiata.

Vini tipici: che conservano requisiti e caratteristiche codificate e la cui origine si riferisce ad una zona precisa.

Vino DOC: a Denominazione di Origine Controllata, imbottigliato nella zona di origine e fabbricato seconde precise norme che riguardano la zona di produzione, i vitigni, la gradazione alcoolica ed i sistemi di vinificazione.

Vino fiore: liquido che la massa fermentata cede spontaneamente sotti l’azione della gravità.

Vino torchiato: ottenuto dalle vinacce per torchiatura.

Vino gasato o gassato: spumante artificiale

Vino secondo o mezzo: vinello

Vino dei Castelli: prodotto nella zona dei Castelli Romani

Vino di bosco: prodotto nella zona di Comacchio

Vino di uva spina: fatto con uva spina, molto dolce di 11°- 12°.

Vino conciato: mosto cotto, sifone, alcool di vino rettificato e puro, per la preparazione del Marsala.

Vino drogato: aromatizzato.

Vino chinato: con aggiunta di estratto di china.

Vino alla soda: amaro frizzante, usato come aperitivo.

Vino americano: con aggiunta di sostanza amaricante.

Vino passito: fatto con uva passa.

Vino amarascato: ottenuto fermentando il mosto con foglie e frutta di  marasca ed aggiunta di alcool.

Vino cotto: denso e liquoroso, di color mattone, ottenuto con successive concentrazioni, su fuoco vivo, del mosto, fatto poi fermentare.

Vino brulè: solitamente rosso, bollito con spezie e zucchero, Si beve caldo.

Vino fatturato: alterato nella composizione per l’aggiunta di sostanze estranee.

Vino artefatto: ottenuto con materie diverse dall’uva, come pere, mele, ciliegie, fichi e similari.

Vin Santo: così denominato perché in alcune regioni serve per la messa.

Vino aromatico, ad alta gradazione alcoolica, fatto con uva bianca appassita, diraspata ed in parte ammostata.

Non liquoroso con invecchiamento superiore ai 3 anni, prodotto in Toscana ed Umbria.

Vitigni

Il ciclo biologico della vite è costituito dal Germogliamento che avviene nel mese di marzo, dalla Fioritura che avviene tra fine Aprile e inizio Giugno secondo la latitudine, dalla Allegagione che avviene a Luglio e consiste nella trasformazione dei fiori in  frutti, dalla Invaiatura in cui i frutti formati crescono di dimensione e si colorano di rosso o di giallo, in questo periodo l’uva contiene pochi zuccheri ed è ricca di acidi e dalla Maturazione periodo che va dall’invaiatura alla raccolta, periodo che dura 40- 50 giorni, in questo periodo l’uva continua a colorarsi e si arricchisce di zuccheri.

Si forma sulle bucce una sostanza cerosa bianca detta Pruina la quale protegge gli acini dagli agenti atmosferici avversi e trattiene dei microrganismi trasportati dal vento che si chiamano Lieviti i quali sono responsabili della fermentazione.

Il 1° raccolto dell’uva avviene dopo 3 anni dalla piantagione ed è scarso, la produzione è soddisfacente dopo 5 anni.

La qualità del vino migliora progressivamente con l’età della vite, ma dopo 30-50 anni la produzione diminuisce fino ad essere non conveniente col protrarsi degli anni.

La vite è una pianta che viene coltivata in centinaia di diverse varità, dette vitigni, e ciascuna di esse produce un vini diverso.

Il gusto del vino dipenderà anche dal tipo di terreno in cui è coltivato, dal clima e dalle tecniche di vinificazione e di maturazione, ma tutti i vini prodotti dall’uva dello stesso vitigno hanno qualcosa che li accomuna e li caratterizza.

Per tale ragione per tutti i vini di qualità esistono dei regolamenti detti “ Disciplinari” che indicano per ciascuna zona enologica, detta Denominazione d’Origine, il tipo di vitigni la cui coltivazione è ammessa e le modalità di coltivazione e di lavorazione di ciascun vitigno.

I vini che sottostanno a queste regole vengono designati con le sigle DOC, Denominazione d’Origine Controllata e DOCG, Denominazione d’Origine Controllata e Garantita.

Per poter garantire il vignaiolo, prima, il consumatore, dopo, sulla appartenenza o meno di una data pianta ad un vitigno piuttosto che ad un altro, i botanici hanno creato la Ampelografia

(dal greco ampelos = vite e graphia= descrizione, studio) ossia la disciplina che studia la vite nelle sue specie e varietà coltivate.

Oggi l’ampelografia classifica tutte le particolarità visibili della vite: forma e compattezza del grappolo, colore dei chicchi, stabilità genetica.

La Cantina di Produzione del vino

Grande importanza hanno i locali dove avvengono tutti i processi di vinificazione.

Essi devono avere il pavimento rinnovabile con una leggera pendenza verso il centro ove è apposta una canalina di deflusso per poter svolgere agevolmente le numerose operazioni di lavaggio che si effettuano durante la giornata,

i muri devono essere rivestiti di materiale lavabile, la luce e l’arieggiamento devono essere garantiti per evitare ristagni di umidità e di gas di fermentazione.

Le attrezzature necessarie per la trasformazione dell’uva in vino sono:

Pigia-deraspatrice, Pressa Pneumatica, Centrifuga, Filtro, Pompe, Tubazioni mobili e

Autoclavi.

Durante la vendemmia si utilizzano speciali vasi vinari detti Fermentini che sono delle botti di forma cilindrica con fondo inclinato per permettere lo scarico della vinaccia.

Per i vini tradizionali di annata si utilizzano per lo stoccaggio le botti di acciaio o vetroresina, per i vini di altissima qualità si utilizzano le “Barrique” della capienza di 225 litri.

La Pigia-deraspatrice e la pressa pneumatica sono attrezzi indispensabili.

La prima separa gli acini dai raspi, la seconda serve per pressare gli acini derapati tramite una camera d’aria ad espansione graduale con movimento rotatorio.

La centrifuga serve a separare le parti liquide del mosto dalle parti solide.

Le pompe e le tubazioni mobili servono per spostare i mosti ed i vini da un vaso vinario all’altro e per effettuare rimontagli durante la vendemmia.

Il filtro si utilizza a vinificazione ultimata prima dell’imbottigliamento.

Le autoclavi servono a produrre vini frizzanti e spumanti a fermentazione naturale.

Vinificazione con Macerazione

Il processo attraverso cui un mosto diventa vino è la fermentazione alcoolica.

Si tratta di una reazione chimica, promossa dai lieviti presenti naturalmente sulle uve mature, in cui gli zuccheri vengono convertiti in alcol etilico ed altri prodotti di reazione.

Il mosto, ottenuto dopo la diraspapigiatura delle uve, rimane a contatto con le bucce ed i vinaccioli ( le vinacce) per un periodo di tempo variabile in funzione dell’effetto desiderato.

Se la vinificazione viene fatta avvenire lasciando fermentare il mosto in presenza delle vinacce per un periodo di tempo relativamente lungo (7 – 15 giorni) si utilizza il termine “vinificazione con macerazione” o di “ vinificazione in rosso”.

Quest’ultima definizione si collega al fatto che le sostanze coloranti, presenti nelle bucce, vengono estratte nel tempo sfruttando l’azione solubilizzante dell’alcol che viene prodotto nel corso della fermentazione.

Esistono diverse tecniche utilizzate per migliorare il contatto delle vinacce che tendono a galleggiare sul mosto formando il così detto cappello e sono: la follatura, il rimontaggio e la fermentazione a cappello sommerso.

La Vinificazione in bianco

Le sostanze responsabili del colore dei vini sono per lo più presenti sulle bucce degli acini e nelle parti solide ( raspi e vinaccioli) e vengono estratte essenzialmente nel corso della macerazione ad opera dell’alcol che si sviluppa durante la fermentazione.

Di conseguenza se la fermentazione del mosto viene fatta avvenire dopo aver separato le vinacce dal mosto stesso si otterrà invariabilmente un vino bianco.

Il processo di fermentazione in assenza di vinacce viene denominata “Vinificazione in Bianco”.

Con tale tecnica è possibile ottenere vini bianchi da uve di qualunque tipo.

Molti Champagne e Spumanti si producono con uvaggi comprendenti uve bianche e rosse.

Gli Champagne ottenuti esclusivamente da uve bianche vengono chiamati “ blanc de blancs” per indicare la loro origine omogenea.

 

 

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